Bolivia: conoscere le tappe dello sviluppo psicomotorio nel primo anno di vita

La scorsa settimana Anahí, psicologa dell’equipe psico-sociale di Ai.Bi., ha partecipato ad un corso di formazione dal titolo “l’importanza di conoscere le tappe dello sviluppo psicomotorio nel primo anno di vita”, organizzato dall’Istituto per lo sviluppo del neonato (IDB).

Il corso di formazione ha toccato vari elementi di fondamentale importanza per tutti gli operatori del settore sociale che lavorano al fianco di neonati, in special modo di quei neonati che risiedono in centri di accoglienza e che quindi, difficilmente, ricevono gli stimoli idonei e necessari affinché possano raggiungere un regolare sviluppo psico fisico. Tra gli argomenti trattati: in che momento si deve iniziare la stimolazione in un neonato; quando i neonati iniziano a distinguere i colori primari; a che etá si manifestano i primi “sorrisi sociali”; quando raggiungono il controllo della testa; come si stimola lo sviluppo del linguaggio; a che etá il neonato é pronto a stare seduto e molti altri.

Oltra alla parte teorica, si é realizzata una parte pratica in cui era necessaria la presenza di neonati. Per questo motivo, dopo aver chiesto il permesso al tribunale e al SEDEGES, abbiamo preso “in prestito” quattro neonati dall’hogar Virgem de Fatima con evidenti ritardi nello sviluppo psico motorio. L’IDB, vedendo le problematiche dei quattro bambini, si é reso disponibile per predisporre un intervento mirato e personalizzato con il fine di recuperare i ritardi manifestati dai bebé. Inoltre si é reso disponibile per organizzare un corso di formazione per i volontari e il personale del Virgem De Fatima con il fine di migliorare la qualitá delle stimolazioni cui vengono sottoposti i bambini e offrire linee guida per adeguare le varie sale dell’Hogar in base alle necessitá di ogni tappa evolutiva del bambino.

La disponibilitá e la sensibilitá dell’Istituto per lo sviluppo del neonato é senz’altro ammirabile e permette di poter organizzare un intervento d’eccellenza per tutti i piccoli del Virgem de Fatima che, nonostante la tenerá etá, hanno giá sofferto moltissimo. Una volta di piú notiamo una particolare sensibilitá della societá boliviana nei confronti di quei minori vittime dell’abbandono.