Bolivia. Cosa significa per Maria l’Adozione a Distanza

Maria non ha mai conosciuto la sua mamma e il suo papà, ma mostra a tutti la foto della famiglia che l’ha Adottata a Distanza. Loro per lei sono la “sua” famiglia

Abbiamo conosciuto Maria quando era ancora piccolina. Viveva nel Centro di accoglienza Niño Jesús.

Il primo intervento realizzato da Amici dei Bambini per la bimba è stato l’indagine per cercare di rintracciare il luogo dove si trovasse la sua famiglia di origine, ricerca che sfortunatamente, dopo molti tentativi, non ha dato esito positivo.

Ai.Bi. ha quindi iniziato tutte le procedure necessarie affinché Maria potesse avere un certificato di nascita e una carta d’identità, in modo tale da poter esercitare il suo diritto fondamentale ad avere un’identità. L’ha aiutata ad accedere al sistema di assicurazione sanitaria, ha seguito Maria nel suo percorso educativo fornendo alla piccola, grazie all’Adozione a Distanza, il necessario per poter acquistare tutto il materiale per andare a scuola.

Cosa significa per Maria avere Ai.Bi al proprio fianco?

Vuol dire avere la possibilità di sentirsi amata. Sapere che da qualche parte in Italia esiste una famiglia che tiene a lei e che quasi ogni settimana si informa sulle condizioni della piccola.

Ogni lettera, ogni contatto, ogni regalo e festa di compleanno fa sentire Maria una bimba speciale. Mostra a tutti la foto dei suoi Sostenitori a Distanza, orgogliosa di raccontare che quella è la sua famiglia.

A noi piacerebbe davvero molto che la piccola Maria fosse adottata da una mamma e un papà…

Maria è una bambina molto attiva, soffre di una leggera disabilità mentale ma è loquace e divertente.

La sua educatrice racconta che la bimba litiga sempre con i suoi coetanei, a scuola la chiamano “l’avvocata”, perché non accetta mai nessuna decisione senza discutere prima e questo soprannome a Maria piace molto.

È sempre la prima a partecipare alle attività che si svolgono nel centro di accoglienza o a scuola, le piace ballare ed è veramente brava, soprattutto quando si cimenta nelle danze tipiche boliviane o nel reggaeton.

Maria ha un carattere forte e non sopporta le ingiustizie. Una volta la bimba si era convinta che un suo compagno del centro che frequenta la scuola assieme a lei, fosse stato maltrattato da un altro bambino. Così ha deciso di picchiare il malcapitato che riteneva colpevole! Dopo il fatto, il personale del centro ha cercato di far riflettere la bambina sul suo comportamento e lei, invece di chiedere scusa, ha detto al bambino: “Era solo un pettegolezzo, mi hai fatto sgridare”. Lei non ha paura di nessuno, neanche dei più grandi, spesso li fa tremare.

Maria è una piccola molto sorridente e amata da tutte le persone che la conoscono. Nelle settimane precedenti al lockdown al centro Niño Jesús si è presentato, per la prima volta, uno zio della bambina a farle visita. L’uomo non può occuparsi di lei, ma gli piacerebbe andarla a trovare nella struttura ogni tanto. È ironico che a migliaia di chilometri di distanza,invece, la sua sostenitrice, sia sempre accanto a lei.

Il vero sogno di Maria è conoscere un giorno la sua sostenitrice, il suo sostenitore ed i suoi fratellini come li chiama con affetto.

La settimana prossima sarà il suo compleanno e la festeggeremo con una torta e un bel regalino tutto per lei.