Bolivia. Una delle principali attività di Ai.Bi. nei paesi di origine: il percorso verso la de-istituzionalizzazione

Ripristinare il diritto dei minori abbandonati a essere figli, avviando, laddove possibile, il ritorno nella famiglia di origine, è una delle sfide che Ai.Bi. ha lanciato in Bolivia. Su 299 minori accolti negli orfanotrofi, nel primo semestre del 2024, 35 minori sono stati reintegrati in famiglia e 8 adottati da famiglie boliviane

Nell’ambito del progetto “Oltre il Nido – intervento multi-dimensionale a favore dei minori vulnerabili”, cofinanziato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali e dai sostenitori del progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio in Bolivia”, Ai.Bi. sta attualmente lavorando in sette orfanotrofi della Bolivia portando avanti diverse attività e, in modo particolare, per favorire la de-istituzionalizzazione dei bambini, cercando di reintegrarli nelle loro famiglie o, laddove non sussistano le condizioni, supportare l’adozione nazionale.

I dati del 2024 

Analizzando i dati degli ultimi  6 mesi, si osserva che su un totale di 299 bambini accolti nei 7 orfanotrofi seguiti da Ai.Bi. in Bolivia, 66 hanno lasciato la struttura. Il 53% di questi bambini (35 minori) è stato reintegrato nelle famiglie d’origine, il 12% (8) ha trovato una nuova famiglia attraverso l’adozione. Questi dati mostrano come su quasi 300 minori, ben 43 siano tornati a vivere in un contesto familiare: 35 minori reintegrati in famiglia e 8 adottati da famiglie boliviane! Un segnale positivo nella direzione della de-istituzionalizzazione.

Il problema degli adolescenti

Il 35% dei bambini che hanno lasciato l’istituto non è stato, invece, né adottato né reintegrato in famiglia: questi minori sono stati trasferiti in un altro centro o sono usciti dal sistema di protezione al raggiungimento della maggiore età. La possibilità di adozione per questi ragazzi diminuisce sensibilmente con l’aumentare dell’età, come dimostrato dall’incremento nei trasferimenti.
Un dato particolarmente significativo riguarda il numero di adolescenti reintegrati nelle famiglie d’origine: spesso questi giovani hanno trascorso molti anni istituzionalizzati, e il sistema di protezione cerca, all’ultimo momento, di restituire loro il diritto a una vita familiare. Tuttavia, questo reinserimento avviene spesso senza risolvere i problemi che li avevano condotti nei centri, rendendo il processo di reintegrazione fragile e potenzialmente instabile. Prova ne sia il fatto che, da un’analisi più approfondita, emerge come l’8% delle adozioni nazionali e il 5,7% dei ricongiungimenti familiari non abbiano successo. L’assenza di politiche di supporto continuativo per le famiglie rende difficile garantire la stabilità nel lungo termine, e si teme che la percentuale di fallimenti possa crescere nel tempo.

Cambiamenti nel sistema di protezione dei minori in Bolivia

Negli ultimi anni, il sistema di protezione dei minori in Bolivia ha subito importanti cambiamenti. La de-istituzionalizzazione è ormai un concetto ampiamente riconosciuto e nessun centro di accoglienza è più considerato un luogo ideale per la crescita di un bambino. Organizzazioni come Ai.Bi. hanno svolto un ruolo chiave in questo cambiamento di paradigma.
Nonostante questi progressi, la strada da percorrere è ancora lunga. L’adozione di bambini più grandi comporta sfide sempre più complesse per le famiglie e diventa essenziale offrire supporto prima, durante e dopo il processo per evitare fallimenti. Inoltre, è evidente la mancanza di politiche pubbliche efficaci per il rafforzamento delle famiglie. Una ricerca approfondita sul ricongiungimento familiare a livello nazionale potrebbe aiutare a mettere in luce queste lacune.

 Aiutaci a restituire ai bambini abbandonati in Bolivia il diritto di essere figli

Chiunque può sostenere le attività di Ai.Bi. in Bolivia per garantire il diritto di tutti i minori a crescere in una famiglia che li ami. Lo si può fare attraverso una donazione libera oppure, aderendo al progetto di Ai.Bi. Adotta a Distanza un orfanotrofio in Bolivia, per farlo bastano 25 euro al mese, meno di un caffè al giorno!