Bolzano. C’è speranza per i migranti? Sì, con l’inclusione formato famiglia. L’accoglienza diffusa secondo Ai.Bi.

piccoli migrantiCi sono luoghi in cui vivere non significa soltanto insediarsi ma anche lasciare una testimonianza del proprio vissuto.  È il caso del Sudtirolo, terra di accoglienza, terra di transito, ma anche terra di confine dove si manifestano le conseguenze della politica europea in materia di asilo e migrazione.

In preparazione della Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebra il 20 giugno, la Fondazione Alexander Langer ha organizzato un incontro di discussione sui temi dell’accoglienza dei migranti.

Il 18 giugno , dalle 16 alle 19, il Centro Trevi di Bolzano ospiterà una tavola rotonda per soffermarsi sul fenomeno della migrazione da vari punti di vista: da quello delle Istituzioni, a quello del Terzo Settore e volontariato.

A testimoniare l’inclusione sociale a livello comunale e sul territorio provinciale saranno Thomas Knoll, vice sindaco di Tesimo, e Luca Critelli, direttore della Ripartizione Politiche Sociali della Provincia.

A partire dalle ore 17.20 inizierà il dibattito organizzato in tre tavoli tematici ai quali parteciperanno rappresentanti locali del non profit e della cittadinanza attiva. Non potrà mancare la partecipazione di Amici dei Bambini, che da ottobre 2013 porta avanti il progetto Bambini in Alto Mare per un’accoglienza giusta dei migranti più fragili.

Le stazioni ferroviarie come luoghi di transito per profughi e al contempo spazi di assistenza umanitaria e legale; l’accoglienza dei profughi in famiglia; il ruolo delle cooperative sociali come modello di accoglienza. Saranno questi i temi che verranno affrontati dagli operatori presenti.

Il secondo tavolo, in particolare, vedrà la partecipazione di Paola Cozza e Michela De Santi referenti di Ai.Bi. Bolzano che testimonieranno il ruolo fondamentale dell’associazione nell’accogliere migranti e minori stranieri non accompagnati, basandosi sull’ esortazione di Papa Francesco sulla responsabilità dell’accoglienza.

L’accoglienza dei profughi in famiglia è una forma particolarmente voluta della micro-accoglienza diffusa. Se accompagnata e supportata adeguatamente da operatori qualificati – spiega Michela De Santi – evita il concentramento di tante persone nei centri di accoglienza e garantisce, quindi, la valorizzazione di progetti e soggettività di tante persone che scappano dalle guerre e dalle persecuzioni”.

A conclusione della serata ci sarà, inoltre, la presentazione del libro “La frontiera” con il giornalista Gabriele di Luca e l’autore Alessandro Leogrande che spiegherà che “c’è una linea di frontiera immaginaria che separa il Nord del mondo dal Sud, dove si gioca il grande gioco del mondo contemporaneo”.

Ai.Bi. con il suo progetto Bambini in Alto Mare, è sempre pronta a rafforzare il sistema di accoglienza a favore dei minori non accompagnati e delle madri sole con strutture e servizi dedicati. Amici dei Bambini dispone, infatti, di un Centro Servizi alla Famiglia “Pan di Zucchero” a Messina per la formazione e l’accompagnamento delle famiglie che si rendono disponibili all’accoglienza; una rete di famiglie di pronta accoglienza a Lampedusa e di famiglie affidatarie su tutto il territorio nazionale; un piccolo centro di accoglienza per nuclei famigliari di migranti con figli.