Bolzano. Fame di Mamma. Come raccontare ai più piccoli che vivere senza genitori è purtroppo possibile?

Ecco come hanno risposto i bambini alle domande che sono state poste loro: Quando voi siete felici? Quando usciamo con mamma e papà! Come possiamo aiutarli davvero? Farli tornare dalla mamma, il prima possibile 

Come dire ai bambini che vivere soli, senza genitori, è purtroppo possibile anche solo per un periodo di tempo, limitato per noi adulti, percepito forse in modo dilatato dai più piccoli? Come raccontare a chi non è ancora sui banchi della prima elementare, ma indossa ogni giorno il grembiulino della scuola di infanzia, che bambine e bambini come loro possono essere trascurati o abbandonati da mamma e papà? È molto difficile, ma Michela De Santis, referente della sede Ai.Bi. di Bolzano, ci è riuscita. Michela ha fatto visita alla scuola materna Raggi di Sole che si è resa protagonista di una bellissima iniziativa di solidarietà.

Lo scorso dicembre i bambini hanno realizzato piccoli manufatti, proposti al mercatino natalizio a fronte di donazioni – racconta Michela de Santis – la maestra che ha organizzato l’iniziativa è rimasta sorpresa dal successo e dal totale delle donazioni raccolte così che ha deciso di donarle a una associazione a tutela dell’infanzia. Ha scelto Ai.Bi e il progetto Fame di mamma, che permette di sostenere strutture in Italia che ospitano minori, adolescenti vulnerabili, nuclei mamma bambino“.

Michela ha così incontrato i bambini raccontando delle Family house, cosa accade in quelle case e chi sono i piccoli ospiti: la maestra infatti aveva desiderio di coinvolgere i bambini, seppure con le dovute cautele.

I bambini faticano a capire le azioni degli adulti quando queste non sono rivolte all’amore e alla stabilità– spiega Michela – quindi abbiamo dovuto trovare le parole giuste per spiegare temi difficili.  Volevo anche gratificare i bambini, così insieme alla maestra li abbiamo fatti sentire importanti per i lavori che hanno realizzato e per quello che si può realizzare grazie al sostegno a Fame di mamma”.

Non solo: ai bambini sono state fatte delle domande per renderli partecipi del futuro del progetto. A loro sono stati chiesti consigli per migliorare l’accoglienza e far stare meglio tutti i bambini in difficoltà familiare.

Quando voi siete felici?

Quando usciamo con mamma e papà!

Cosa possiamo fare, secondo voi, per rendere felici i bambini in difficoltà?

Portiamoli in gita, in funivia!

Come possiamo aiutarli davvero?

Farli tornare dalla mamma, il prima possibile

Un’Adozione a Distanza in Italia

Sostieni anche tu le attività del progetto Fame di Mamma, che Ai.Bi. porta avanti in Italia, a sostegno delle strutture che ospitano: i minori in comunità familiari, i bambini con le loro madri nelle comunità mamma- bambino e negli alloggi per l’autonomia e gli adolescenti in necessità. Puoi farlo con un contributo di appena 10 euro al mese, aderendo al progetto “Adotta a distanza un famiglia in Italia”. Scopri come fare QUI.
E ricorda: le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali