Ucraina. Bombe a Vinnytsia, non lontano da Stepashky. Ma al Punto Ai.Bi. si continua a lavorare per la pace

Un terribile bombardamento ha causato almeno 20 morti a Vinnytsia, a sud ovest di Kiev, nello stesso distretto in cui sorge il punto Ai.Bi. di Stepashky. Che è al sicuro e continua le sue attività di pace e solidarietà

Giovedì 14 luglio tre missili russi hanno colpito la città di Vinnytsia, capoluogo del distretto omonimo nel quale, un centinaio di chilometri più a sud, è ubicato anche il villaggio di Stepashky, dove pochi giorni fa è stato inaugurato il secondo Punto Ai.Bi. nel contesto del progetto #BAMBINIxLAPACE.
La zona è lontana dal fronte più caldo della guerra, eppure è stata colpito da un bombardamento improvviso molto violento che ha distrutto un blocco di uffici e colpito anche alcuni edifici residenziali. Le immagini hanno mostrato dense nuvole di fumo nero, mentre i primi soccorsi si sono resi conto in fretta della drammaticità della situazione, con diversi morti e feriti.
Il Presidente Zelensky ha condannato l’attacco con un durissimo messaggio su Telegram, mentre dalla Russia, come sempre, sono arrivate smentite sulla volontà di colpire deliberatamente abitazioni di civili. Di fatto, però, i civili continuano a morire e continuano a subire lo sconvolgimento della loro vita quotidiana e delle loro città.

Al sicuro il punto Ai.Bi. di Stepashky

A Vinnytsia abitano anche i genitori di uno dei cooperanti di Ai.Bi. a Kiev. Fortunatamente, non hanno subito conseguenze fisiche, ma sono sconvolti da quanto accaduto, mentre l’abitazione ha subìto qualche danno a porte e finestre.
Poco dopo l’accaduto, Giuseppe, un altro dei cooperanti di Ai.Bi. a Kiev, è riuscito a farci avere alcune notizie: “Purtroppo i notiziari già parlano di 20 morti tra cui 3 bambini e una cinquantina di feriti gravi – ha scritto, prima di passare a un aggiornamento per quel che riguarda più nello specifico il progetto del Punto Ai.Bi. di Stepashky: “Il nostro centro è ok. Ho sentito Galia (la ludoteca ria responsabile della struttura n.d.r.) e lì non c’è alcuna preoccupazione, anche perché è un piccolo villaggio e non ci sono obiettivi militari vicino”.
Nel dramma, una buona notizia. E una conferma della stupidità della guerra: le bombe colpiscono gli “obiettivi” militari per distruggere, la solidarietà ha per unico “obiettivo” la pace, per ricostruire!