Il regalo di Draghi a 28 milioni di italiani: un Bonus da 200 euro

Il Consiglio dei Ministri approva un bonus da 200 euro una tantum per tutti i lavoratori autonomi, dipendenti e pensionati con redditi fino a 35 mila euro. Dovrebbe arrivare già entro giugno – luglio

Dopo la conferma del taglio delle accise sui carburanti fino all’8 luglio, il Consiglio dei Ministri, tornato a riunirsi nel pomeriggio di lunedì 2 maggio, ha preso diversi altri provvedimenti volti a contrastare l’inflazione e il “caro – vita” dovuto all’attuale situazione di instabilità a causa del conflitto in Ucraina.

Bonus 200 euro una tantum per pensionati e lavoratori con reddito fino a 35 mila euro

La misura principale, annunciata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa seguita alla riunione del CDM, è l’erogazione di un bonus una tantum da 200 euro per pensionati e lavoratori (dipendenti e autonomi) con redditi inferiori a 35 mila euro. In totale si tratta di una platea di circa 28 milioni di italiani.
Sulle modalità di erogazione, per ADN Kronos, che riporta un’indicazione del sito laleggepertutti.it, i pensionati lo riceveranno “quasi sicuramente” a luglio, direttamente dall’INPS. Ai lavoratori, invece, la cifra verrà corrisposta nella busta paga di giugno o di luglio dal datore di lavoro, che recupererà la cifra al primo pagamento di imposta utile.
Un po’ più complicato il sistema per gli autonomi, che dovrebbero poter attingere da un fondo che sarà appositamente creato in tempi brevi.
Questo contributo si somma al taglio dello 0,8% dell’aliquota previdenziale sui dipendenti pubblici prevista per il 2022 (sempre relativa a chi percepisce un reddito complessivo inferiore ai 35 mila euro).

Prorogato anche il Bonus Sociale per il pagamento delle bollette dell’energia

Un altro incentivo confermato dal Governo nell’ultimo Consiglio dei Ministri è quello del bonus sociale pensato per aiutare le famiglie in difficoltà nel pagamento delle utenze energetiche. La proroga è per i mesi di luglio, agosto e settembre ma rimane accessibile alla stessa platea precedentemente individuata, ovvero i nuclei famigliari con reddito non superiore a 12 mila euro, o a 20 mila euro se con 4 o più figli a carico.