Benzina meno cara. Taglio delle accise sui carburanti prorogato fino all’8 luglio

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la proroga del taglio delle accise sui carburanti di 30 centesimi al litro. Accise azzerate e sconto Iva del 5% anche sul metano

Ora che, nell’ambito della guerra in Ucraina, l’Europa sta pensando a un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia comprendente anche il petrolio, torna a crescere la paura intorno ai prezzi dell’energia e dei carburanti che da subito è stato uno dei contraccolpi più temuti dell’attuale situazione geopolitica.
Proprio per calmierare il primo aumento dei costi della benzina, il governo era intervenuto con il taglio delle accise di 25 centesimi al litro + Iva. La misura contenuta nel Decreto Ucraina era valida, però, fino al 30 aprile e, dunque, sarebbe dovuta ormai scadere. Ecco perché, nel consiglio dei ministri di lunedì 2 maggio è stata presa la decisione di prorogare la misura fino alla data dell’8 luglio.

Taglio delle accise sul carburante confermato fino all’8 luglio

Il taglio rimane di 25 centesimi più il 22% di Iva, per un totale di 30 centesimi, per quanto riguarda benzina e diesel. Meno cospicuo il taglio sul costo del Gpl, che si attesta intorno ai 5,7 centesimi al litro, Iva inclusa.
La novità dell’attuale decreto è che all’interno dei tagli rientra anche il metano, finora rimasto fuori: in questo caso l’accisa viene del tutto azzerata, mentre l’Iva viene tagliata del 5%, equiparandola a quella del gas naturale utilizzato per il riscaldamento.

La conferma del taglio delle accise arriva mentre i prezzi hanno ripreso a crescere

La proroga del taglio delle accise appare quanto mai positiva in un momento in cui i prezzi sono tornati a crescere per via dell’aumento dei costi dei prodotti petroliferi. In questo scenario, il gasolio è aumentato in maniera più sensibile, arrivando a un prezzo medio nazionale al self service di 1,815 euro al litro (contro il precedente valore di 1,795 euro/litro). Dati rilevati da Quotidiano Energia.
Accanto a queste decisioni, il Consiglio dei Ministri, che torna a riunirsi nel pomeriggio, dovrebbe prendere ulteriori misure a sostegno delle imprese e delle famiglie da far rientrare nel “decreto aiuti”.