Ecco il Bonus bollette da 600 euro e gli altri aiuti di welfare aziendale contro il caro energia

Di fronte al continuo aumento dei costi dell’energia è stato potenziato il welfare aziendale, sia attraverso il bonus bollette da 600 euro stabilito dal governo, sia attraverso altre iniziative pensate da singole aziende, come Enel e Banca Intesa, per i propri clienti

Sul fatto che i rincari dei prezzi dell’energia e i conseguenti aumenti esponenziali delle bollette siano la principale preoccupazione di aziende, famiglie e non solo (pensiamo anche alle parrocchie, gli oratori, i centri sociali, le associazioni di volontariato… chiunque, insomma, abbia qualche locale da illuminare e riscaldare per i più diversi motivi), non c’è dubbio alcuno. Ne è consapevole il Governo per primo che, infatti, ha messo in campo diversi aiuti sia direttamente per le famiglie, sia per incentivare le agevolazioni fiscali e il welfare aziendale attraverso il quale le imprese possono dare ai propri dipendenti ulteriori aiuti per affrontare il caro energia.

Bonus bollette da 600 euro esentasse

La principale misura di questo tipo è il “bonus 600 euro”, che più che un bonus è un fringe benefit, ovvero uno di quei benefici che le aziende possono erogare esentasse ai dipendenti sottoforma di beni e servizi (come è il bonus benzina da 200 euro, che rimane e può sommarsi a questo nuovo bonus 600 euro). La somma massima erogabile per questi benefit è stata alzata da 258,23 a 600 euro, appunto, e per la prima volta è stato introdotto nell’elenco delle voci ammesse alla defiscalizzazione anche il pagamento delle bollette di gas, luce e acqua.
Concretamente, dunque, le aziende potranno proporre tra i benefit da dare ai propri dipendenti anche la possibilità di avere un contributo per il pagamento delle utenze private (o pagato direttamente dall’azienda al fornitore, o attraverso un rimborso in busta paga previa presentazione della fattura). Queste somme “non concorrono a formare il reddito” e, dunque, non sono soggette a contribuzione né a prelievo fiscale. Il vantaggio per l’azienda è che le somme erogate come benefit sono interamente deducibili e, dunque, possono andare a ridurre il carico fiscale sul quale si pagano le tasse.

Non solo bonus bollette. Altre iniziative di welfare aziendale

Se questo è il provvedimento messo in campo dal governo, anche alcune grandi aziende si stanno muovendo in maniera autonoma per offrire ulteriori aiuti ai propri clienti. È il caso di Enel, che ha annunciato il riconoscimento di un bonus di 10 centesimi per ogni chilowattora consumato in meno rispetto allo stesso periodo (ovvero il trimestre da ottobre a dicembre) dello scorso anno. Chiaramente, il bonus verrà erogato nel corso del 2023, una volta che saranno disponibili le letture dei consumi e sarà stato fatto il raffronto per stabilire l’eventuale minore consumo. L’agevolazione non sarà riconosciuta automaticamente, ma, come riporta il Corriere della Sera, solo alle “forniture a prezzo fisso nei mesi in cui il valore medio del prezzo unico nazionale sarà superiore ai 400 euro al megawattora”.
Anche Banca Intesa ha annunciato un piano da 8 miliardi per aiutare le famiglie. Di questi, 500 milioni sono destinati alla richiesta di prestiti a tasso agevolato e senza costi accessori per pagare le bollette. La somme, fino a un massimo di 6mila euro, sono restituibili a rate nell’arco di 20 anni.
5 milioni sono invece destinati alla rimodulazione di prestiti e mutui. 2,5 miliardi, infine, sono messi in campo per offrire ai clienti della banca (da almeno 6 mesi) la possibilità di rateizzare a tasso zero acquisti e pagamenti (bollette comprese) per una durata di sei mesi. L’opzione può essere attivata direttamente dai titolari dei conti bancari per una somma massima rateizzabile di 2.500 euro.