Tutti i “Bonus casa” per il 2022: confermati, scomparsi, in dubbio

Il documento programmatico di bilancio conferma la gran parte dei bonus sulla casa anche per il 2022. Scompare, invece, il bonus facciate, mentre il Superbonus 110% potrebbe essere rimodulato

Con il passaggio al nuovo anno e la nuova manovra economica, i bonus e gli incentivi vivono sempre dei momenti di incertezza. Non fa eccezione il 2022, che tra superbonus, incentivi per l’acquisto della prima casa per i giovani, bonus per le ristrutturazioni ecc. si porta dietro un’eredità piuttosto cospicua ma anche complessa.

Confermati anche per il 2022 gran parte dei bonus casa attualmente previsti

In questi giorni in cui la nuova manovra sta cominciando a prendere forma, con l’approvazione del documento programmatico di bilancio, vediamo, dunque, quali sono gli incentivi che dovrebbero rimanere attivi e quelli destinati a fermarsi alla fine dell’anno.
Innanzitutto dovrebbe essere prorogata fino a tutto il 2022 l’agevolazione sull’acquisto della prima casa per chi ha meno di 36 anni e un ISEE inferiore ai 40 mila euro. Come più volte ripetuto, i requisiti sono avere la residenza (o stabilirla) nel Comune in cui è ubicato l’immobile da acquistare; non essere titolare, nemmeno in comunione dei beni con il coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un’altra casa di abitazione nello stesso Comune e di un altro immobile su tutto il territorio nazionale per il quale sono state utilizzate le agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
Proroga in vista anche per l’ecobonus che comprende tutti i lavori per il miglioramento energetico della casa: lo sconto, che va dal 65% al 75%, vale anche per le prestazioni professionali relative a questi interventi.
In scadenza a fine 2021, e anch’esso prorogato, è il sismabonus, destinato a tutti i lavori per realizzare interventi antisismici. L’importo varia a seconda della zona e del grado di pericolo sismico, oltre che a seconda del tipo di edificio.

Tra le riconferme c’è spazio anche per il bonus ristrutturazioni, con la detrazione del 50% in cinque anni per le spese relative al rifacimento di bagni, impianti, eliminazione di barriere architettoniche, ecc; il bonus verde, pensato per la sistemazione di giardini e spazi verdi di casa fino a un massimo di 5 mila euro; il bonus elettrodomestici, con la detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di elettrodomestici di classe A+ o superiori e mobili destinati alla ristrutturazione.

Bonus casa: addio al bonus facciate. Per il Superbonus 110% possibili cambiamenti

Tra gli incentivi che non sono destinati al rinnovo, invece, c’è il bonus facciate, la cui validità finirà nel 2021.
Incerto, infine, il destino del Superbonus 110%. All’interno del documento programmatico non compare una menzione specifica della misura, anche se a parole il ministro dell’Economia Daniele Franco ha rassicurato che l’incentivo proseguirà fino al 2023, seppur con alcune differenze. Un’ipotesi è che potrebbero non essere più compresi i lavori sulle villette unifamiliari, ma solo per condomini e case popolari, ma ancora non ci sono indicazioni precise.
Nella speranza generale che tutti questi bonus possano davvero essere sfruttati da tutti e non finire invischiati nei meandri della burocrazia  che ne limitano da sempre l’efficacia e la portata.