Brasile. “Quando arriva a casa papà è sempre una festa incredibile: gli saltano addosso e lui non capisce più niente!”

papa-e-figliaQuando ci siamo incontrati, è scattata la chimica, ci siamo piaciuti subito!” Gianluca e Caterina sono tornati a Milano dal Brasile ad agosto con due figlie di 9 e 11 anni, Francisca e Paula. E sono entusiasti. Tutta la famiglia è rinata con l’arrivo delle due sorelle che hanno stravolto, in meglio, la vita di tutti, incluso il cane. “Anche lui è felicissimo – dice Caterina – non ha mai giocato tanto in vita sua!”

La storia di Francisca e Paula ha immediatamente conquistato mamma e papà. “Abbiamo ascoltato la storia di queste due bambine – ricordano i genitori  – e nel modo più naturale abbiamo sentito che erano le nostre figlie. E’ una storia difficile, la loro, che fortunatamente non porta con sé maltrattamenti e abusi ma abbandono prolungato nel tempo.”.

Il primo incontro tra genitori e figlie è stato virtuale. “Abbiamo mandato un filmato poi ne abbiamo ricevuto un altro da parte dell’istituto fino al primo incontro vero e proprio, sempre via Skype – racconta Gianluca –  Sono state due ore di parole eppure parlavamo due lingue diverse. Ma ci siamo capiti”.

Mamma e papà in realtà parlavano un po’ di portoghese. “Avevamo frequentato un corso, diventato più intensivo quando si avvicinava la partenza –  dice Caterina – : devo ammettere che è servito molto per la coesione familiare, sentiamo di poterlo consigliare a tutte le famiglie: le bambine si sentivano comprese e accolte, così tanto che….si sono impigrite sull’italiano! Hanno senz’altro bisogno di tempo: ora quando parlano in portoghese noi traduciamo in italiano”.

La famiglia ha trascorso due mesi in Brasile, periodo che è servito alla famiglia per iniziare a crescere insieme. Arrivati in Italia, la naturalezza delle relazioni vissuta fin dagli inizi ha trovato altre conferme.

A casa le bambine sono molto serene, con i nonni si comportano come se fossero sempre state con noi – racconta Caterina – Si sono fin da subito creati rapporti naturali con la famiglia allargata e le persone in generale. Il nostro lavoro, adesso, è sanare tante paure come quelle che sorgono quando si va in posti che possono fargli tornare in mente ricordi non felici della loro infanzia. Ma siamo agli inizi ed è comprensibile”.

La marcia in più di Francisca e Paula, confermano i genitori, è la voglia di parlare, confidarsi, raccontare, “quindi impariamo a conoscere i problemi e la loro storia”. I progressi già si vedono e sono rapidissimi.

La piccola è di natura una guerriera, mentre la grande è molto sensibile. Tuttavia Paula, rispetto agli inizi, ha già perso quegli atteggiamenti infantili in cui si rifugiava se era in difficoltà”, dicono mamma e papà.

Le bambine per il momento si lasciano andare all’amore di mamma, papà, nonni (e cagnolino) e frequentano con passione un corso di danza classica e di nuoto: mentre parliamo Francisca e Paula sollecitano la mamma perché temono di arrivare tardi in piscina.

Sono molto felici in acqua, acquistano autostima e hanno anche migliorato il loro italiano, proprio perché cominciano a frequentare altri bambini. Lasciamo passare ancora un po’ di tempo e poi le inseriremo a scuola”.

Francisca entrerà in quarta elementare, Paula in quinta, così che possano avere la possibilità di rafforzare le relazioni con gli altri.

I legami più forti, quelli con mamma e papà, sono già molto saldi. “Il papà ha perso completamente la testa – dice ridendo Caterina –è innamorato perso! A me in compenso dicono di essere il sergente di ferro solo perché cerco di dare un po’ di regole!

Quando arriva a casa papà è sempre una festa incredibile: “Gli saltano letteralmente addosso e lui non capisce più niente!” continua la mamma, felicissima. Ma Francisca e Paula hanno un difensore imbattibile e fedele: il cane.E’ vero, le bambine sono molto dolci  con gli animali e quindi il cane fa più festa a loro che a noi. Non solo, le difende a spada tratta – conclude Caterina – Un giorno ho sgridato Francisca e lui ha abbaiato contro di me!

“Abbiamo scoperto, con l’adozione, un cammino stupendo – conclude mamma Caterina –. E’ vero che questi percorsi sono lunghi e faticosi, è vero che l’attesa è snervante…ma l’adozione è una cosa meravigliosa!”.