Bucarest, i care leaver chiedono politiche di inclusione sociale

(Bucarest) I care leaver sono una categoria a rischio di esclusione sociale. E’ questa la denuncia che arriva dai protagonisti del convegno “Nice to meet you” (Bucarest, 28-30 aprie 2009), ovvero i giovani che hanno lasciato le strutture di assistenza.

Il gruppo di 30 giovani ed educatori provenienti da sette Paesi differenti – Bulgaria, Lettonia, Italia, Francia, Romania, Moldova, Ucraina – ha quindi confermato il dato che emerge dallo stesso progetto “Life after institutional care” promosso da Ai.Bi. collaborazione con il partner locale Aproapele e co-finanziato dalla Commissione Europea.

I care leaver sono obbligati a fare i conti con le sfide della vita quotidiana senza essere minimamente preparati ad affrontarle. Cercare un lavoro, trovare un’abitazione, instaurare relazioni di amicizia possono essere ostacoli insormontabili per un adolescente che ha trascorso tutta l’infanzia in istituto e a 18 anni si trova fuori dal sistema di protezione dell’infanzia. In tal senso si può parlare di una categoria a rischio di esclusione sociale.

Grazie al progetto Life after institutional careAi.Bi. ha cercato di mettere in rete i care leaver di più Paesi e proporre misure e strategie per la loro inclusione sociale. Di questo si è parlato anche nella giornata di chiusura, giovedì 30 aprile, a cui ha partecipato anche l’Ambasciatore dell’Italia in Romania, il Segretario di Stato romeno, il Vice Ministro del Lavoro, della Famiglie e della Protezione sociale.

Per ulteriori informazioni visitare www.ChildOut.org.