Bulgaria, ripartire dai bisogni dei care leaver

L’Istituto bulgaro “Olga Skobeleva” di Plodvid ha ospitato, lo scorso 5 giugno, una Tavola rotonda promossa da Ai.Bi. per sensibilizzare gli attori pubblici e privati locali sulla necessità di creare nuove sinergie per favorire l’inclusione sociale dei giovani fuori famiglia che lasciano il sistema di protezione dell’infanzia.

All’evento, che si inserisce all’interno del progetto “Life after institutional care” co-finanziato dalla Commissione Europea, hanno partecipato esponenti del Ministero degli Affari Sociali, dell’Agenzia Nazionale dei Servizi Sociali, il comune di Plovdiv, professori universitari, rappresentanti dell’imprenditoria italiana nonché esponenti dell’associazionismo locale.

Il progetto “Life after institutional care” si propone di contribuire allo sviluppo di politiche locali finalizzate all’inclusione sociale dei giovani senza famiglia, nel momento in cui lasciano il sistema di protezione statale, in virtù del principio di pari opportunità sociali ( www.childout.org ).

Si intende quindi identificare quali siano gli interventi ed i servizi esistenti a livello europeo volti all’inclusione sociale del target group nei paesi oggetto dello studio (Romania, Bulgaria, Lettonia, Italia, Francia), i costi altresì sostenuti sia a livello pubblico sia privato, le buone prassi da diffondere e porre alla base di nuove e innovative politiche sociali. Questi sono stati i temi affrontati nella tavola rotonda che ha messo in luce le difficoltà dei giovani fuori famiglia a trovare una piena integrazione professionale e sociale una volta usciti dagli Istituti in Bulgaria.

L’evento, partendo dagli studi effettuati, è stato anche occasione di presentare un nuovo impegno di Amici dei Bambini in Bulgaria attraverso un nuovo progetto (The KID project) che mira, partendo dagli studi effettuati, all’inserimento professionale dei giovani che lasciano il sistema di protezione dell’infanzia nella regione di Plovdiv.

Accompagnare il cammino di socializzazione e professionalizzazione dei giovani della fascia di età tra 16 e 20 anni che si trovano in una situazione di rischio di esclusione sociale con particolare attenzione ai giovani senza una famiglia stabile: questo l’obiettivo del progetto co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo 2007/2013 “Human resources development”.