Bulgaria: smantellato traffico illegale di adozioni

Un gruppo criminale intento al traffico di bambini è stato smantellato in un’operazione congiunta con nome in codice “I bebè” sviluppatasi tra la Bulgaria e la Grecia, hanno comunicato ieri dall’ufficio stampa del ministero dell’interno. Sono state arrestate 14 persone, 11 bulgari e tre greci. Cinque bulgari sono stati arrestati a Varna, Burgas e Yambol, mentre gli altri sei in Grecia.

Lo schema per far uscire dal paese le donne incinte verso la Grecia era molto organizzato. A guidarlo i bulgari A.T. di 37 anni e la donna con cui vive S.Zh. di 36, i quali da lungo tempo si erano stabiliti in Grecia. Membro principale del gruppo è il figlio della donna, Iliykata di 19 anni incaricato di ricercare potenziali acquirenti e coordinatore dei negoziati con i futuri genitori. Con la donna della coppia leader era connessa un’altra donna dall’organizzazione criminale, sua sorella E.Zh. di 33 anni che andava incontro alle madri in stato di gravidanza e si prendeva cura di loro fino al parto. Nel territorio greco nelle città di Lamia e Atene venivano assicurate camere in cui le mamme in attesa alloggiavano nei giorni prima del parto e immediatamente dopo. Nell’“organizzazione” era coinvolta anche l’avvocatessa bulgara M.P. di 39 anni sposata con un greco. Assicurava le transazioni con i clienti e garantiva supporto nella parte burocratica, occupandosi dei certificati di nascita e dei documenti per l’adozione.

Cinque le madri intermediarie reclutate da famiglie indigenti disposte a lasciare i loro bambini in adozione. Secondo le informazioni attualmente raccolte, i clienti greci avrebbero pagato 20 mila euro per un maschietto e circa 15 mila euro per una femminuccia. A seconda degli accordi, le madri per i loro bambini hanno ricevuto tra i 100 ed i 1.500 euro, e alcune, nulla. 

Ci sono stati casi in cui le donne sono state indecise se lasciare o no i propri figli e come conseguenza ricevevano minacce loro e le loro famiglie. 

L’organizzazione era sotto osservazione dai primi di maggio dello scorso anno. Il gruppo criminale ha cominciato a sfaldarsi dopo il segnale di una delle madri che ha partorito una bambina in Grecia, ma che si era rifiutata di lasciarla in adozione. La sua bambina è stata portata via con la forza, ma la donna riuscì a fuggire e a tornare in Bulgaria. 

Tutti i sospetti sono stati arrestati nell’arco di 72 ore. Per l’organizzazione e il comando di un gruppo criminale intento al traffico di persone la pena varia da 5 a 15 anni di carcere, mentre per la partecipazione da 1 a 6 anni e una pena pecuniaria compresa tra 20 e 100.000 leva. Le madri non saranno responsabili in quanto volontariamente hanno testimoniato davanti al procuratore.

(Fonte: Sofia Oggi del 26 gennaio 2011)