Camera, ddl: congedo di paternità obbligatorio

La Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha cominciato a prendere in esame una innovativa proposta di legge che prevede 4 giorni di permesso obbligatorio per i neo-papà. Con la proposta introdotta dalle due parlamentari firmatarie (Alessia Mosca del PD e Barbara Saltamartini del Pdl) il genitore dovrà stare accanto al suo bambino per quattro giorni senza perdere un euro di stipendio.

Finora la crescita dei figli è stata a pieno carico delle madri, alle quali è imposto dalla legge di non lavorare per i cinque mesi a cavallo del parto. Appena il 4% dei padri italiani richiede il permesso facoltativo, mentre la maggioranza è costretta a fare salti mortali: prendere le ferie, saltare la pausa pranzo, uscire qualche ora in anticipo per stare con il proprio figlio.

Ma in futuro le cose potrebbero cambiare. Se la proposta di legge sarà approvata, i neo-papà dovranno prendersi quattro giorni di congedo subito dopo la nascita del bimbo, che saranno a carico delle aziende o del sistema previdenziale.

Negli altri Paesi europei il congedo di paternità obbligatorio è un traguardo già raggiunto: in Svezia sono riconosciuti 30 giorni, in Francia sono 11 quelli previsti, in Inghilterra scendono a 3.

Il valore della proposta sta proprio nella necessità di sottolineare la presenza del padre fin dai primi giorni in cui si allarga la famiglia; da un punto di vista simbolico la cura del bambino, assegnata in prima istanza alla madre, è una questione che non riguarda solo le donne.

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