Carlos, il bambino impertinente amico del Papa, “messaggero” delle adozioni internazionali in Colombia

papa e didi

Con la sua innocente impertinenza era arrivato ad abbracciare il Papa, a baciarne il crocifisso al collo, a sedersi sulla sua sedia e a stargli di fianco,  durante il Pellegrinaggio Mondiale delle famiglie. Carlos, un bambino adottato attraverso Ai.Bi., ha tenuto la scena per oltre venti minuti. Inutili i richiami di sua madre, i tentativi fatti da un adulto di blandire la sua attenzione con una caramella, o le manovre per cercare di allontanarlo da papa Francesco. Il bimbo era perfettamente a suo agio di fronte a 200 mila persone in piazza San Pietro e alle telecamere di tutto il mondo. Tra queste, anche quella del suo Paese d’origine, la Colombia.

Il canale colombiano Caracol TV, una delle due reti televisive più importanti, ha dedicato all’episodio un divertente servizio, con tanto di video dell’incontro fra il bimbo e il Pontefice.

I toni dei giornalisti, sia quelli in studio sia quelli dell’inviata a Roma, erano lontani anni-luce dalle polemiche che la stessa televisione ha innescato solo un anno fa sul tema delle adozioni internazionali. Ricordiamo che dopo un’inchiesta sulle adozioni internazionali nel Paese sudamericano avviata dalla magistratura, in merito a un caso sospetto di adozione nazionale, erano partiti controlli a tappeto sui 1300 bambini dichiarati adottabili dall’ Instituto Colombiano de Bienestar Familiar (ICBF), l’Autorità a cui fa capo il sistema di protezione dei minori e della famiglia in Colombia.

La rete televisiva Caracol programmò cinque puntate dal taglio sensazionalistico che gettarono ombre e sospetti sull’ intero sistema delle adozioni, tanto da metterlo in crisi con conseguenze disastrose. Infatti  dai 3058 bambini colombiani adottati nel 2010, si è scesi nel 2012 a 1465 bimbi adottati all’estero. Un numero così basso non si registrava da 26 anni.

Carlos con la sua innocente ‘esibizione’ ha certo portato alla ribalta il tema delle adozioni. Ma a raccontare in filigrana quanto amore e delicatezza possa esserci in una famiglia adottiva, ci hanno pensato i genitori del bambino con il loro messaggio pacato rilasciato ai giornalisti colombiani: «Che la benedizione ricevuta da nostro figlio, giunga a tutti i bambini abbandonati nel mondo». Magari basterà a rilanciare una riflessione seria sulle politiche di questo settore, talvolta rigidamente chiuso, a discapito dei bambini abbandonati e delle coppie in attesa di realizzare il proprio sogno di famiglia.

A seguire il servizio televisivo.

 

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