Carta docente: 500 euro anche per gli insegnanti precari e fino a 2500 euro di arretrati

La Corte di Giustizia europea accoglie la causa dei sindacati della scuola e boccia come discriminatoria la carta docente riservata ai soli docenti di ruolo. Gli insegnanti precari avranno diritto a chiedere i fondi arretrati fino a 5 anni

La Carta Docenti è un bonus da 500 euro che gli insegnanti ricevono dal 2016 e con il quale possono acquistare “beni e servizi formativi, finalizzati allo sviluppo delle competenze professionali” (per esempio, libri, PC e tablet, iscrizione a corsi di aggiornamento, biglietti per mostre, cinema e musei). Fino a oggi, però, la misura era riservata ai soli insegnanti di ruolo, non ai supplenti precari che, come ben noto, nella scuola italiana non mancano di certo.

Discriminatorio riservare la carta docente solo ai professori di ruolo

I sindacati da tempo avevano fatto presente la questione e chiesto che il provvedimento venisse cambiato, senza però ottenere risultati. Almeno fino a oggi, quando, dopo la sollecitazione del Tribunale di Vercelli, al quale il sindacato Anief si era rivolto presentando la sua causa, la Corte di Giustizia europea si è pronunciata accogliendo la richiesta e sottolineando come la differenziazione tra docenti di ruolo e precari sia discriminatoria. Se, infatti, la carta docente è pensata per pagare “beni e servizi formativi”, e se la formazione è di fatto obbligatoria tanto per i docenti di ruolo quanto per i precari, non si capisce su che base i secondi debbano essere esclusi dalla misura.

Carta docente: gli insegnanti precari potranno richiedere fino a 2500 euro di arretrati

Ma c’è di più: l’indicazione della Corte, infatti, non vale solo dalla prossima carta docente in avanti (la carta viene caricata elettronicamente sull’account dei professori nel portale dedicato, accessibile tramite SPID, all’inizio di ogni anno scolastico), ma vale anche per quelle passate fino a un massimo di 5 anni.
Dunque, per quegli insegnanti che da cinque anni sono precari e vivono di supplenze, ci dovrebbe essere la possibilità di richiedere fino a 2500 euro di “arretrati”.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la platea degli insegnanti precari interessati sarebbe di circa 200 mila persone, il ché richiederebbe da parte dello stato mezzo miliardo di euro per la copertura.