“Ci siamo ritrovati nella hall dell’hotel pronti a partire per la nostra missione: riportare a casa Gioia!”

gioia nella valigia 400 286Sesto giorno di felicità per tutti, ma soprattutto per la piccola Gioia, che dopo qualche giorno passato in ospedale, ritorna ‘a casa‘, ritrovando nella stanza d’albergo la sua serenità. La bimba era stata portata in ospedale, nulla di grave soprattutto perché la mamma le è rimasta accanto tutto il tempo necessario: cinque giorni esatti, sembrati a grandi e piccini un’eternità. L’avventura a lieto fine la racconta con grande empatia  Marta Tettamanti (desk Adozioni Internazionali per i Paesi asiatici di Amici dei Bambini), che accompagna le coppie in questo viaggio.

Fine della nostra prima settimana cinese, fine della trasferta nello Shaanxi e soprattutto fine della nostra avventura ospedaliera! Oggi abbiamo finalmente riportato a casa la piccola Gioia!

La giornata è durata 3 ore, o meglio, 3 ore hanno fatto la giornata! Quelle che ci sono volute per andare in ospedale, recuperare la piccola e rientrare. Tre ore di emozioni incredibili e di qualche imprevisto. 
Tutto è iniziato alle 8 e mezza stamattina, quando con papà e sorellina maggiore ci siamo trovati nella hall dell’hotel pronti a partire per la nostra missione: riportare a casa Gioia!! A dire il vero sembrava proprio che il papà e la figlia più grande fossero pronti da ore, tanta era la voglia di riavere mamma e Gioia tutte per loro!

Siamo arrivati in ospedale verso le 9 e 20 e mentre loro hanno atteso fuori dal reparto, io sono andata a vedere a che punto fosse l’altra metà della famiglia, la mamma e la piccola Gioia: prontissime in camera, già con giacca e scarpe addosso, valigie chiuse, passeggino pronto e soprattutto un sorriso raggiante nel vedermi sbucare dalla porta: sapevano bene chi c’era con me e cosa le aspettava: casa e famiglia finalmente!!

Pratiche per le dimissioni fatte, nel giro di 5 minuti, eravamo di nuovo sul taxi diretti in albergo! Un taxi che ci ha caricati in 5, con valigia nel bagagliaio (lasciato volutamente aperto perché troppo pieno per chiudersi), zaini in braccio e passeggino sul sedile anteriore insieme a passeggero e taxista! Qualsiasi cosa e qualsiasi incastro pur di arrivare a casa!!

E c’eravamo quasi, senonchè siamo stati tamponati da un autobus a 10 minuti dall’albergo! Nulla di grave per fortuna ma solo una risata per quella che sembrava una scena surreale: taxista e autista si sono messi a discutere e dopo una mezz’oretta hanno trovato un accordo tra loro (pagamento in contanti, al momento, e via!). Tiriamo un sopsiro di sollievo e via… forse questa volta ce la facciamo davvero… e così è stato!! Siamo arrivati in albergo accolti dai volti sorridenti delle altre famiglie.

La piccola Gioia non ha perso un attimo, avvinghiata al collo della mamma e scortata dal papà e dalla sorellina, si è riappropriata della sua camera: per tutta la giornata non c’è stato spazio per altro che non fossero le coccole della sua famiglia.
Un’avventura davvero incredibile, iniziata lunedì sera, quando abbiamo portato la piccola in ospedale. Lì, per mancanza di letti, ha passato la notte in una valigia (adibita a letto per l’occasione) e conclusasi stamattina con un tamponamento sulla via del ritorno!

I protagonisti di questa avventura si sono rivelati sorprendenti: prima tra tutti Gioia, che ha da subito messo teneramente alla prova mamma e papà, forse per vedere fino a che punto le avrebbero voluto bene; i 2 genitori, straordinari nella loro forza, coraggio e  amore verso la bimba: non l’hanno abbandonata  neanche un istante, anche in ospedale, la piccola nella valigia-letto, la mamma al suo fianco, accovacciata per terra. Anche la sorellina ha tenuto duro: 5 lunghissimi giorni prima di poter avvolgere in un abbraccio a lungo desiderato la sua Gioia.

Che dire? Missione meravigliosamente compiuta!

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