Cina. Con l’arrivo di Dohghong abbiamo cambiato il modo di mangiare: le lasagne e la pasta al pesto erano frullate per tutti, così che eravamo sullo stesso livello

iannoneCosa è cambiato con la seconda adozione? Ecco, sente i gridolini della nostra ‘sirenetta’? ”. A casa Iannone, in provincia di Verbania, l’arrivo della piccola Donghong, 2 anni, ha certamente contribuito a moltiplicare l’euforia dalla scorsa estate. Mentre Arianna e Igor raccontano la loro avventura di adozione per #iosonoundono, la bambina con gli acuti da soprano litiga e gioca e poi litiga e poi canta insieme al fratellino Zhijan, oggi 6 anni e mezzo ma incontrato in Cina quando aveva 19 mesi.

I nostri figli hanno due caratteri opposti – racconta Arianna – : Zhijan è sempre stato un bambino rigoroso e diligente, amante delle regole, bravissimo a scuola; la bambina è socievole e birichina, già dalle foto il giorno dell’abbinamento si capiva che era vivace. Canta già di primo mattino, adora la musica. Insomma la casa era più silenziosa…ma è bello vederli litigare perché poi tutto si trasforma in gioco”.

Arianna e Igor, tornati in quattro da Xi’An lo scorso 15 agosto, raccontano dell’adozione come grande dono reciproco per i bambini e occasione di rafforzamento dei legami di famiglia.

Abituati a un bambino solo, all’inizio sembra di non farcela dal punto di vista pratico, del tempo che ti manca – aggiunge Arianna -. Poi si cambia, in senso positivo, come mamma e papà. Capisci cosa significa, nel concreto, essere genitore per qualità di tempo e momenti esclusivi per i bambini. Abbiamo la fortuna di essere in quattro e l’amore non di dimezza…è più che raddoppiato in questi mesi!

Il ritorno in Cina per la famiglia Iannone, a pochi anni di distanza dalla prima adozione, è stato un successo per tutti.

In un primo momento eravamo preoccupati: saremmo tornati dopo soli 4 anni e mezzo e, per quanto preparati, non potevamo prevedere eventuali reazioni di Zhijian – dicono mamma e papà –  Invece è andato tutto benissimo: in fondo avevamo voglia di tornare e per il bambino, che avrebbe compiuto 6 anni in Cina, è stato bello scoprire le proprie origini e avere idea di un paese che nemmeno lui aveva potuto conoscere”. E così, abbracciata Donghong il 26 luglio, la festa è proseguita il giorno dopo con il compleanno di Zhijian che, arrivato in albergo a Xi’an, ha trovato fiori e cioccolato tutto per lui.

E’ stata una festa bellissima e credo che per nostro figlio sia stata un’emozione compiere gli anni nel suo paese di origine– dice Arianna – Questo viaggio ha confermato che le radici e le fondamenta della famiglia siamo noi ma abbiamo tutti potuto goderci il bello del paese dei nostri figli”.

Per Zhijian la memoria del suo paese si è così rinnovata, tanto che oggi “quando camminiamo per strada spesso dice: ‘questo è odore della Cina’ e può trattarsi di un odore alimentare o di un fiore, ma ci ha fatto comprendere l’importanza di essersi immerso nella sua cultura con maggiore consapevolezza”. dice Igor.

Pensi che ieri mattina – aggiunge Arianna – si è svegliato con questo pensiero: Ah.. il gelato della Cina con gli smarties…come era buono!

Il cibo è senz’altro una modalità di comunicazione universale che ha unito e arricchito la famiglia Iannone. Da un lato perché Zhijian, a causa della sua labiopalatoschisi, all’inizio doveva mangiare cibi morbidi e tutti si sono adeguati alla sua esigenza.

Abbiamo cambiato il modo di mangiare – dice la mamma – : le lasagne e la pasta al pesto erano frullate per tutti così che eravamo sullo stesso livello”. Dopo un primo intervento in Cina, il bambino ne ha subito altri tre in Italia.

Tra i tra 9 e gli 12 anni valuteremo l’ultima eventuale operazione – dice papà Igor – ma vorremmo rassicurare tutti che, pur non essendo una ‘passeggiata’, questo bisogno speciale non ci ha mai ostacolato, anche a livello sociale. Certo, 30 giorni dopo l’operazione poter mangiare un biscotto è una conquista!”.

Approvata la cucina italiana in ogni sua forma, da Zhijian così come da Donghong, la cucina cinese non manca mai. “Quando vogliamo un po’ di coccole o vogliamo festeggiare la nostra famiglia andiamo sempre a mangiare alla rosticceria cinese vicino a casa nostra – raccontano gli Iannone – Siamo amici, i figli dei titolari vanno a scuola con Zhijan. Qui facciamo scorpacciata di ravioli!

Dal canto suo Donghong, che mangia di tutto, mai ha avuto problemi a tavola, nel gioco, nei momenti quotidiani a causa della sua malformazione alla mano destra. “A breve sarà sottoposta a un intervento – concludono – che completerà la separazione delle dita e dal punto di vista funzionale potrà essere autonoma”.