Cina. Davide 7 anni “Prima ci ha messo tutti quanti alla prova, dai nonni ai parenti…ora ci abbraccia anche di notte”

Davide è piccolino di corporatura e statura, ha quasi 7 anni ma la mamma dice che ne dimostra due o tre di meno. “Quando aveva due anni e mezzo ha subìto in Cina un complesso intervento cardio chirurgico e questo ha rallentato la sua crescita. Ma si sta già riprendendo”.

Da poche settimane, il mondo è cambiato improvvisamente per Davide, ospite di una casa famiglia della provincia rurale di Shaanxi: è diventato figlio e può tornare a crescere.

Una coppia olandese prima di noi avrebbe dovuto adottarlo ma poi si è tirata indietro – raccontano Odoardo e Valeria – : quando ha saputo di noi, ci aspettava felice”.

Per quanto hanno potuto verificare i genitori di Davide per #iosonoundono, il bambino era stato ben preparato all’incontro con mamma e papà.

I referenti della casa famiglia gli avevano spiegato tutto e avevano fatto in modo che si abituasse a un distacco per venire con noi – ricordano i genitori, rientrati a Roma a fine giugno – : è stata organizzata una bellissima festa di saluto con tutte le educatrici e i bambini, prima che lasciassimo casa e partissimo per Pechino. In più abbiamo ricevuto un album con le foto di Davide di quando era piccolo e un dossier che riguarda i suoi anni di vita in Cina; siamo anche riusciti a visitare l’asilo che ha frequentato”.

Tuttavia, per quanto fosse felice di aver trovato per sempre casa con mamma e papà, durante la prima settimana di convivenza Davide si è lasciato andare a capricci, provocazioni e atteggiamenti sfidanti che avevano un solo obiettivo: verificare fino in fondo quanto mamma e papà lo avessero desiderato e voluto.

Ci avevano avvisato ed è venuto fuori tutto il suo carattere! – ricorda Valeria – Per quanto fosse stato ben seguito in casa famiglia, abbiamo capito che per tener buoni i bambini spesso gli educatori utilizzavano rimedi poco ‘sani’, caramelle, tv e cose simili. In più, forse anche perché così minuto, Davide era spesso tenuto in braccio: quando dovevamo fare una passeggiata all’inizio era una impresa impossibile!” .

Dopo la prima settimana, l’atteggiamento un po’ ribelle di Davide si stemperò, giorno dopo giorno.

A Pechino è andata decisamente bene – ricordano i genitori – : il bambino ha voluto il passeggino e in effetti è stato comodo perché le giornate erano stancanti. Abbiamo girato tantissimo, con qualsiasi mezzo di trasporto: ci è piaciuta molto la città e in generale la Cina, non vediamo l’ora di tornarci”. La famiglia è stata assistita dai referenti di Ai.Bi. nel Paese: “Non ci siamo mai sentiti soli, è filato tutto benissimo, considerando che noi siamo partiti soli e non in gruppo come accade normalmente” dice Odoardo.

Arrivati in Italia, Davide ha riproposto il suo copione. “La prima settimana ci ha fatto disperare – dice la mamma – ma come è accaduto in Cina, si è calmato dopo aver messo tutti quanti alla prova, dai nonni ai parenti”.

Tra pochi giorni Davide spegnerà sette candeline e fervono già i preparativi per la festa. “Già ha preso parte a feste di compleanno, appena arrivato si è subito inserito tra amici e parenti” aggiunge Valeria.

Intanto per Davide sono in corso alcuni controlli per il cuore: con le dovute accortezze, il bambino potrà svolgere una vita normale.

Davide andrà a settembre in prima elementare, e per questo mamma e papà lo stanno preparando all’ingresso a scuola: un giovane studente che conosce il cinese in settimana incontra il bambino per giocare e insegnargli un po’ di italiano.

Sono trascorse poche settimane dall’incontro con loro figlio ma già Valeria e Odoardo notano cambiamenti. “Enormi cambiamenti! – concludono – . All’inizio, per quanto contento di stare con noi, era scontroso e rifiutava la mamma, oggi è molto affettuoso. Ci abbraccia e ci riempie di baci e se dorme con noi, ci abbraccia anche di notte”.