Cina. “Dopo due rifiuti, Martina, 8 anni, alla fine decide: “Si, voi due potete essere i miei nuovi genitori”

bambina cinese

Martina aveva voglia di famiglia e la sua doveva arrivare dall’Italia, dalla provincia di Roma. La strada che la bambina ha percorso nei suoi 8 anni di vita non è stata lineare, ma alla fine ha detto sì, accogliendo Antonella e Mario come mamma e papà.

Nostra figlia è riuscita, con coraggio, a raccontarci che in passato altre due coppie si erano avvicinate per adottarla – dicono i genitori per #iosonoundono , tornati da Xi’An lo scorso novembre –  una di queste è stata rifiutata da Martina. Poi siamo arrivati noi….si vede che le siamo piaciuti, si è fidata”.

Martina ha riconosciuto in Antonella e Mario i suoi genitori, malgrado il suo cuore fosse pieno di paure.

Era spaventata, 48 ore dopo il nostro incontro ebbe delle crisi e una settimana dopo voleva tornare nella casa famiglia dove ultimamente viveva, un luogo di passaggio per prepararla all’adozione dopo anni di istituto – ricordano  – Ci ha messo duramente alla prova, ma siamo stati capaci di resistere. Ha voluto chiamare al telefono la responsabile dell’istituto e della casa famiglia per parlarne e dire che voleva tornare ‘a casa’”.

“E’ stato difficile ma le siamo stati accanto, aiutati dai referenti di AiBi – continuano –. Piano piano, senza mollare, le siamo stati vicino, mentre ci guardava arrabbiata così come quando, pochi minuti dopo, cambiava umore, ridendo e scherzando. Dobbiamo ammetterlo, è stata proprio dura! Il segreto, se c’è, è stato quello di non cedere, di dimostrare a Martina che noi eravamo lì per lei”.

Un piccolo ostacolo è stato rappresentato anche dalla lingua, seppure le paure della bambina non sarebbero svanite.

Siamo andati in Cina totalmente digiuni di cinese e infatti…da questo punto di vista è andata malissimo! – ammette candidamente la mamma – : avevamo tentato di memorizzare qualche parola ma è stata dura da subito, pensavamo di colmare i vuoti di comunicazione verbale in altro modo”.

Se oggi Martina ancora ride per le parole che mamma e papà tentano di ripetere in cinese, è vero che nei giorni delicati dell’incontro e della prima convivenza della famiglia a Xi’An non riuscire a comprendersi è stato spesso frustrante.

Adesso va meglio, Martina racconta parecchio del passato, a modo suo, anche attraverso i disegni – dice il papà – : è una bambina molto sveglia, ha una personalità e un carattere forte”.

Martina è stata inserita a scuola, seppure con tempi molto lenti e con le dovute ‘accortezze’ per darle la possibilità di vivere in modo sereno la relazione con altri bambini.

E’ entrata poco prima di Natale in prima elementare, in una scuola che mi è stata indicata da amici comuni – dice Antonella -: è una classe piccola, di 13 bambini, dove quindi è molto seguita. Il giorno in cui ha fatto il suo ingresso i compagni l’hanno accolta facendo un cerchio intorno a lei: Martina era contenta, ma quel giorno non è voluta rimanere, aveva quasi timore a stare con i bambini. Poi, con il tempo si è affezionata al luogo, ai compagni, alle maestre: a scuola è stata narrata una fiaba cinese e questo ha fatto molto piacere a Martina ”.

Oggi Martina fa notare a mamma e papà le differenze tra le maestre che aveva in Cina e quelle attuali. “Sta bene anche con i compagni, comincia a giocare con loro: del resto ha bisogno di tornare a essere bambina

Antonella e Mario sono consapevoli che occorrerà molta pazienza e amore per la nuova vita di loro figlia.

Il nome di Martina in cinese ha a che vedere con due concetti: “pace”, che sta trovando, e coccole, che sta ricevendo in gran quantità.