Cina. Malformazione all’ intestino, al cuore e agli occhi. Più della scheda sanitaria poté l’amore: e ora Alessandro vive il miracolo dell’ accoglienza

tortaBuon compleanno, “uomo eccezionale”! Oggi, uno dei tanti bambini che grazie all’adozione tornano figli, compie due anni. E il significato del nome cinese di Alessandro, protagonista della storia di oggi di #iosonoundono, contiene una grande verità: i bambini che vivono l’esperienza dell’abbandono sono davvero eccezionali.

Alessandro, seppure tra pianti, disperazione e mille paure che non sapeva come esprimere, lo scorso novembre si è affidato alle braccia di mamma Silvia e papà Salvatore, originari della provincia di Genova.

L’incontro non è stato certo idilliaco ma eravamo pronti a una reazione di questo tipo – dicono -: il bambino aveva poco più di 20 mesi, non sapeva come comunicare il suo disorientamento”.

 “Quando siamo arrivati era già in lacrime, disperato – aggiunge Silvia – e ha continuato ininterrottamente per oltre due ore”.

Silvia e Salvatore hanno pazientato e hanno poi trovato il modo di calmare loro figlio giocando con le bolle di sapone.

A quel punto non sapevamo più cosa inventarci, ma ha funzionato – racconta il papà – : piano piano Alessandro si è calmato, così che siamo riusciti ad arrivare in albergo per metterlo a nanna

Ha dormito tutta la notte con il ditino in bocca, cosa che fa ancora oggi” , ricorda la mamma. E in ogni caso, dopo quei momenti di tensione, il bambino è stato capace di fidarsi di quei due signori venuti da lontano per abbracciarlo e amarlo per sempre.

Oggi è capace di  dire le cose fondamentali: mamma, papà, pappa e nanna” racconta Silvia che conferma la veloce capacità di adattamento, seppure graduale, di Alessandro.

E’ un bambino simpaticissimo, un grande osservatore  che agisce con prudenza – dicono i genitori – : se in casa è esuberante all’esterno mostra ancora un atteggiamento riservato. Proprio in questi giorni ha imparato a camminare da solo, si lascia andare mentre fino a poco tempo fa chiedeva sempre la nostra mano”. Socievole, in ogni caso, per natura, Alessandro passa volentieri il tempo anche con i nonni che in questi giorni avranno modo di festeggiare e coccolare il piccolo “uomo eccezionale”.

Oggi il bambino sta a casa con la mamma, forse a settembre potrà sperimentare qualche ora di scuola materna. “Vedremo, un passo alla volta”, dicono i genitori.

All’abbinamento i bisogni sanitari di Alessandro parevano molteplici anche se oggi la situazione è molto ridimensionata. “E’ stato già operato in Cina per una malformazione all’intestino – dicono Silvia e Salvatore – e per questo faremo accertamenti. Veniva poi segnalata una malformazione cardiaca, che invece non pare esserci, per fortuna, così come un problema agli occhi”. Una situazione tutta da verificare ma che, per il momento, non appare preoccupante.

Il soggiorno in Cina, terminato con il rientro in Italia lo scorso dicembre, “è andato benissimo sia sotto il profilo di assistenza e organizzazione di Ai.Bi che sotto l’aspetto turistico: armati di passeggini, insieme ad altre coppie siamo riusciti a fare visite e perfino a prendere la metro da soli, considerando che ovunque è scritto in cinese!”.

Silvia e Salvatore sono molto felici del loro percorso di adozione, per quanto abbia richiesto molte energie. “Il percorso è faticoso, lungo e purtroppo ancora costoso – concludono – : occorre non perdersi di animo ed essere sempre coppia unita, in ogni momento di questo bellissimo viaggio”.