“La sera del terzo giorno pianse fra le braccia di mia moglie fino alle due di notte…alla mattina quando si svegliò, era diventato nostro figlio!”

FB_IMG_1464546921176Hanno ancora addosso la “loro” Cina, con quel mix di odori, suoni e immagini che tutte le coppie diventate famiglia a Xi’An conoscono. Lo sanno bene i neo genitori Mara e Mirco De Bovi tornati a fine maggio a Padova, dove vivono con una felicità da luna di miele le emozioni e l’amore donato dal piccolo Marco Xia Fan, adottato con Amici dei Bambini.

Il ritorno alla realtà è stato duro, ci sarei stato un mese e mezzo o anche più in Cina! – dice Mirco che ha ripreso il lavoro pur con una certa flessibilità concessa dall’azienda  – : è stato un momento unico, per noi tre, con la possibilità di crescere insieme, solo noi,  come famiglia. In Cina abbiamo fatto tutto quello che potevamo per goderci le giornate con nostro figlio, giocando e camminando sull’erba. Ora non vedo l’ora di tornare a casa la sera per abbracciare Marco che mi corre incontro!”.

E pensare che Marco Xia Fan, protagonista di oggi per la rubrica di Aibinews #iosonoundono, era stato presentato ai futuri genitori come un bambino con ritardo psico-motorio, incapace di parlare e camminare a due anni.

E’ vero, questa era la sua situazione segnalato sulla scheda – aggiunge la mamma – ma abbiamo capito che Marco aveva bisogno di sentirsi circondato da amore e sicurezza. Aveva bisogno di noi”.

Il viaggio adottivo di questa famiglia, come per tutte le famiglie, è passato attraverso l’attesa di essere chiamati per una proposta di abbinamento. A seguire il loro iter è stata la sede Ai.Bi. di Mestre.

Ci sono stati i momenti di leggerezza in questo tempo e momenti difficili da digerire – dicono i De Bovi – ma doveva andare così, perché il dono della vita che riceviamo è unico, vivendo l’emozione di adottare un figlio. C’è un destino che unisce due persone che si amano al figlio che stanno aspettando”.

Ha due anni ed è un maschietto”. E’ bastata questa frase perché i due giovani coniugi, diventati in un attimo mamma e papà, entrassero in una confusione di felicità. Marco Xia Fan era davanti ai loro occhi, in foto.

Finalmente i nostri sogni, i nostri desideri, le nostre fantasie avevano un volto… quello del nostro piccolo grande amore – dice il papà che pare abbia imputato a una strana allergia la responsabilità dei suoi occhi lacrimosi – : una foto catturò la nostra attenzione: Marco era seduto sul letto e piangeva a dirotto. Guardalo…è un piccolo guerriero. Quella foto ci stava dicendo che Marco voleva urlare al mondo che lui era molto di più di quello che la scheda raccontava, ce lo diceva il cuore ma anche l’espressione del suo volto e dei suoi occhi“.

Arrivati a Xi’An, il giorno dell’incontro il bambino era “come un bambolotto terrorizzato, e noi eravamo due estranei per lui– ricordano i De Bovi, che hanno preso in braccio Marco l’8 maggio, proprio il giorno in cui in Italia è la festa della Mamma – : La prima notte era ancora carica di paure; la notte del terzo giorno Marco pianse tra le braccia della mamma fino alle 2 di notte per poi abbandonarsi al sonno. Il mattino dopo il bambino si è svegliato con un gran sorriso e i suoi occhi erano senza paura. Pochi giorni ancora e sarebbe stato lui a saltarci in braccio”.

Il viaggio della nuova vita della famiglia De Bovi è iniziato: Marco Xia Fan mostra ancora un po’ di timidezza ma, appena conquistata la fiducia, si lascia andare.

E’ un bambino molto curioso, capace di mostrare molta indipendenza – conclude Mara – : non vuole più il ciuccio, vuole mangiare da solo con il cucchiaio, vuole sperimentare cose nuove. Adora l’acqua, tanto che vorremmo portarlo un po’ in piscina quest’ estate. Piano piano cerchiamo di fargli conoscere tutta la famiglia anche se non abbiamo fretta perché prima di tutto Marco deve sentirsi al sicuro, con mamma e papà.”