Cina: nuovo impulso all’adozione di bambini “special needs”

Sarà disponibile dal 1° settembre 2010 una nuova sezione promossa dall’Autorità centrale cinese, il China Center for Adoption Affairs – CCAA, per favorire l’adozione di minori con bisogni speciali. Lo comunica il sito del Dipartimento di Stato americano.

Il CCAA ha riunito all’interno del portale online già operativo dal 2008, una nuova sezione nominata “Special focus”, interamente dedicata ai bambini con bisogni speciali a cui potranno accedere gli enti e le agenzie straniere che hanno aperto un canale con la Cina per l’adozione di questa categoria di bambini. Si tratta di bimbi che vengono posti dal CCAA con più urgenza all’attenzione degli enti in quanto rimangono nel Portale dei bambini “special needs” per più di due mesi senza ottenere nessuna proposta di abinamento. Per favorire l’adozione di questi bambini il CCAA metterà a disposizione degli enti maggiori informazioni sul loro stato di salute e sulle patologie che presentano.

A partire dal 1° settembre gli enti e le agenzie potranno quindi avere accesso a tutte le informazioni che riguardano i minori adottabili segnalati nel “Special focus” per aumentare così le possibilità di trovare una famiglia disposta ad accoglierli.

Il portale di informazione del CCAA è nato da pochi mesi ma ha già permesso a moltissimi bambini “special needs” di essere accolti da una famiglia. Del resto l’adozione di questi bambini si delinea sempre più come il nuovo volto dell’adozione internazionale, non solo in Cina ma in altri Paesi di accoglienza.

Nei primi sei mesi del 2010 ha avuto grande impulso l’accoglienza di questi bambini da parte delle coppie che hanno dato l’incarico ad Ai.Bi. Sono stati circa 40 i bambini che tra Cina, Colombia, Bulgaria, Perù e Ucraina hanno trovato una famiglia nel nostro Paese e hanno avuto così la possibilità di rinascere figli.

E’ talmente importante per questi bambini essere accolti da una coppia di genitori che il più autorevole organismo sovranazionale in materia di adozioni – la Conferenza di Diritto privato de L’Aja – è arrivato a dare una definizione di bambino con bisogni speciali nel documento “Buone prassi per l’applicazione della Conferenza dell’Aja”. Sono bambini con più fratelli al seguito, con più di 7 anni o con particolari problemi sanitari e psichici.

L’adozione internazionale rimane l’unica possibilità per dare una famiglia a questi bambini, fallita la strada dell’accoglienza nel loro Paese.