Le coincidenze “strane” dell’Adozione Internazionale

Due adolescenti scoprono di essere legati da vincoli di sangue, in una storia d’amore che riapre ferite e legami dimenticati. Un’operatrice di Ai.Bi. racconta una vicenda nella quale amore e adozione si intrecciano

La vita è proprio strana e se uno scrittore cercasse una storia intricata e assurda da raccontare, nel mondo delle adozioni troverebbe pane per i suoi denti.
Nei giorni scorsi sono stata contattata dalla mamma adottiva che ha avuto in dono dalla Bolivia due figli, con iter adottivi diversi.
Il primo figlio ormai è anagraficamente adulto, da pochi mesi. Il secondo è arrivato piccino e vive con loro da diversi anni, a seguito di un iter di separazione dai fratelli biologici (andati in adozione da altre parti del nord-ovest italiano) per decisione del giudice del paese d’origine.
Evitiamo qui di approfondire il perché, ben motivato a suo tempo da chi di competenza, ma la scelta effettuata per le famiglie adottive seguite dal nostro ente oggi ha risvolti davvero sorprendenti.
Di quattro fratelli di sangue, la più grande Anita è stata adottata da una famiglia di una cittadina di medie dimensioni del Piemonte, due fratelli sono andati insieme in un secondo nucleo adottivo nella stessa regione. L’ultimo bimbo Maicol è stato adottato da una coppia della medesima zona d’Italia, che con noi, aveva già adottato in precedenza Carlos.
Per anni queste quattro famiglie hanno vissuto la loro vita parallelamente, anche se i genitori di ciascun nucleo, con una certa frequenza, si sentivano per mantenere i rapporti, anche in vista di possibili futuri sviluppi: chissà che i quattro non vogliano ritrovarsi da grandi.
Ma qui il destino beffardo decide di fare incrociare le esistenze di alcuni di loro.

Altro che soap opera, qui il fato se la ride proprio

Anita ha conosciuto e frequenta Carlos, senza sapere che, questo bel ragazzo è il fratello maggiore di Maicol, suo fratello biologico, separatole dall’iter adottivo. Questa giovane coppietta si è conosciuta grazie ad amici in comune, nonostante risiedano in città volutamente diverse, e ha intrecciato una relazione amorosa, ignara che la loro storia avrebbe aggrovigliato anche altri tipi di legami.
La madre dei fratelli di fatto per adozione Carlos e Maicol, ha capito che suo figlio grande si è innamorato di quella che è biologicamente la sorella maggiore del suo secondogenito.
Io riporto i fatti: il regista di questo scherzo è il destino burlone.

Due madri comprensive e sagge

Le due mamme si sentono e dopo un primo momento di smarrimento, scoppiano a ridere.
Decidono di far riferimento all’ente per chiedere consigli, soprattutto per comprendere come affrontare certi argomenti, che non sono quelli canonici dei genitori di una giovane coppia al primo amore.
In questo caso potrebbero emergere ricordi, situazioni difficili che sembravano rimaste nel paese sudamericano, vecchie pagine di storia che si voleva lasciare in un cassetto, archiviandole in famiglie diverse.
E invece i sentimenti di due adolescenti o poco più, hanno acceso allarmi nelle due famiglie.
Se da un lato Anita ha fatto “due più due” e pare abbia confidato alla madre “credo di essermi fidanzata col fratellone di uno dei miei fratelli”, il ragazzo sembra non aver ancora capito.
Il problema è che si vuole tutelare il più piccolino, che non sa nulla e ricorda gran poco del passato e di certo non pensa ad amori e gioviani coppie, che portano con sé vecchie ferite legate alla famiglia d’origine.
Per fortuna le madri sono brave, collaborative e vogliono agire all’unisono per il bene di tutti i soggetti di questa particolare storia.

E noi operatori dietro la love story, increduli ma felici

Ma io, che resto ai margini di questa avvincente love story, che ho seguito il nascere di due famiglie e ho visto diventare figli tutti i piccoli protagonisti di questo gran groviglio, resto basita.
Ne ho viste tante di stranezze, di storie dal finale stupendo, partire da una gran sofferenza. Ne ho conosciute di famiglie che hanno percorso tanta strada nell’adozione. Alcune sono rimaste in contatto con l’ente, altre meno, di altre non so nulla da tanto e tanto tempo, ma le immagino felici.
In questo caso, però, resto ammutolita dalla bizzarria della vita, dei rapporti umani che si intersecano in forme strane e degli imprevedibili e folli esiti dell’amore.
Sorpresa e divertita ho chiesto di tenermi aggiornata, per non perdermi il finale di questa storia che è più avvincente di una serie televisiva.

Dott.ssa Alice Paolin, Ai.Bi. sede di Mestre

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

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