Colombia: le contraddizioni del Chocó

(Bogotà) Si chiamava Victor, aveva 17 anni, due sorelline, una famiglia affidataria che l’aveva accolto con amore. Già molto per un adolescente della regione del Chocó, una tra le più povere della Colombia. Una terra di contraddizioni, di povertà ai confini della miseria, ricchissima di risorse naturali, ma nemmeno raggiungibile da una strada considerabile decente dal più vicino centro “sviluppato”, Medellin.

Victor ha accompagnato l’intervento di Ai.Bi. a Quibdó – capitale del distretto – fin dal suo inizio. È stato come un fratello maggiore per gli altri piccoli beneficiari dei nostri progetti. E intanto progettava il suo di futuro, studiando all’Università telecomunicazioni. Aveva montato a Quibdó un piccolo centro informatico, aperto alla comunità.

Lo aveva gridato forte all’ultimo incontro organizzato dall’Instituto Nacional de Bienestar Familiar (ICBF) nell’ambito del programma “Los Jovenes Tienen la Palabra” (I giovani hanno la parola), a cui aveva preso parte anche il Presidente della Repubblica, Álvaro Uribe, lo scorso 20 gennaio.
Victor, pochi giorni dopo, è venuto a mancare, dopo essere stato visitato e, a quanto pare, non debitamente curato nell’ospedale locale. La presunta negligenza, ancora tutta da verificare, poco conta ormai. Rimane il suo ricordo e la sua voglia di costruirsi un futuro. E tanta, troppa amarezza.

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