Colombia: “Non voglio lasciare mia sorella qui: vi prego, adottate anche lei!”

Luzzi 1La tenacia e la caparbietà di due genitori di Lentate sul Seveso hanno vinto contro ogni ostacolo e hanno permesso di aprire le braccia all’accoglienza di due fratelli. Quella di Fausto e  Angela Luzzi è una storia di amore e al tempo stesso una battaglia per portare a casa la sorellina del figlio Brayan, adottato in Colombia nel maggio 2013.

Sapevamo che il bambino, allora di 8 anni, aveva una sorella minore che però all’epoca non era adottabile – racconta mamma Luzzi – : ci avevano detto di non farci illusioni anche perché pareva che la bambina potesse essere reinserita in famiglia. In base alle informazioni che avevamo, Brayan era stato preparato al distacco con la sorella che con lui condivideva la vita nello stesso istituto. Arrivati a Bogotà, trovammo una situazione diversa”.

Il  bambino, seppur felice per l’arrivo dei genitori, non si dava pace: “Era addolorato per la prospettiva di lasciare la sorella in Colombia. Così non abbiamo perso tempo e abbiamo fatto di tutto per portare a casa anche Heidi, di due anni più piccola”.

Ma le difficoltà non mancavano: la bambina era ancora, giuridicamente, non adottabile e il decreto di idoneità in possesso della famiglia Luzzi era per un solo minore abbandonato.

Così ci decidemmo di scrivere una lettera formale all’istituto – raccontano i Luzzi – esprimendo la nostra totale disponibilità ad adottare anche Heidi appena fosse stata adottabile. In Italia avremmo richiesto al Tribunale di modificare il decreto per l’adozione di un altro minore”.

Brayan riuscì a calmarsi, ma solo in parte, perché non era scontata la riuscita di questo nuovo percorso a ostacoli nella burocrazia.

Io e mio marito abbiamo cercato di non illudere Brayan – dice Angela – tanto più che, tornati in Italia, gli assistenti di Lentate sul Seveso non vedevano di buon occhio questa nostra scelta: secondo loro era passato troppo poco tempo dall’adozione di Brayan: accogliere anche la sorella così presto sarebbe stato azzardato. Invece ci stiamo intestarditi e Ai.Bi. ci ha sostenuto nella scelta

La relazione dei Servizi sociali, inviata al Tribunale per i minorenni, non era infatti totalmente positiva: pur comprendendo la situazione, dolorosa per Brayan, erano evidenziate le perplessità rispetto alla seconda adozione.

Ma la famiglia Luzzi non si è persa d’animo: “L’incontro con il giudice del Tribunale per i minorenni a Milano, nel luglio dell’anno scorso, è stato impegnativo ma proficuo – ricordano i coniugi Luzzi – : il giudice è voluto andare a fondo e ha voluto comprendere ogni aspetto della nostra scelta. Per circa tre ore ci ha subissato di domande, cercando anche di metterci in crisi. Ma alla fine abbiamo vinto noi: a ottobre ci è stata comunicata l’emissione del nuovo decreto, con esito positivo!

Partiti il 20 gennaio 2015, tornati 20 febbraio: eravamo felicissimi. “L’incontro tra i fratelli è stato inizialmente idilliaco, poi due giorni dopo…hanno cominciato a litigare!!” ricorda Angela. Brayan e Heidi hanno già una rete di amici, di parenti che li coccolano e di compagni di scuola che cercano spesso la loro compagnia. “Sono bambini vivaci e socievoli – dicono mamma e papà –: a scuola si comportano bene, non possiamo certo lamentarci!”

Brayan più ‘ometto’, introverso e responsabile, Heidi più espansiva, affettuosa e romantica: una coppia di fratelli che oggi assapora la gioia di essersi ritrovati. Anche se, da quanto raccontano i Luzzi, si comportano proprio come tutti i fratelli del mondo.

Prima dell’incontro, l’istituto organizza di solito un paio di telefonate via Skype – racconta Angela – e quindi, come era accaduto tra noi e Brayan, la telefonata è stata replicata prima della partenza per andare a prendere Heidi, quest’anno. La bambina continuava a dire al fratello quanto le fosse mancato, quanto Brayan fosse nel suo cuore…e il bambino restava un po’ sulle sue. A un certo punto Heidi chiede di parlare sola con il fratello, così io e mio marito siamo usciti dalla stanza (in realtà eravamo dietro la porta a sentire!!!). Heidi parte di nuovo alla carica con la sua dimostrazione di affetto un po’…melensa. Brayan allora interviene e dice: “E basta Heidi con questa solfa! Quante volte me lo devi dire?!?!?