Come sostenere economicamente le famiglie affidatarie?

affidoIstituiamo un contributo di 250 euro alle coppie che decidono di sposarsi negli edifici di prestigio del Comune e stanziamo le somme raccolte a sostegno delle famiglie affidatarie“. E’ questa la proposta del capogruppo Udc al Consiglio comunale di Palermo, Giulio Cusumano, approvata martedì 23 luglio da Agnese Ciulla, assessore alla Cittadinanza sociale, che sottolinea l’importanza di un istituto socialmente rilevante come l’affido temporaneo dei minori.

Alle coppie che decideranno di sposarsi in comune tramite matrimonio civile, verrà quindi chiesto un contributo di 250 euro da destinare a sostegno delle famiglie affidatarie.

Una forma di coinvolgimento nel settore dell’affido che potrebbe fungere da una parte da   “campagna di sensibilizzazione” verso nuclei familiari neo-nati, e dall’altra, da incentivo per tali famiglie a diventare loro stesse affidatarie, aprendo le porte della propria casa a quei minori che per vari motivi non possono vivere con i propri genitori naturali per un determinato periodo di tempo.

È un modo per promuovere l’affido e darne visibilità, e mostrare come questa forma di accoglienza sia moltiplicatore di emozioni e sensazioni.

Sul territorio palermitano vi è una realtà associativa che si occupa di affido, si  tratta dell’Afap (Associazione Famiglie Affidatarie di Palermo). È nata alcuni anni fa proprio con lo scopo di promuovere la cultura dell’accoglienza, da sempre poco conosciuta e, quindi, poco diffusa.

L’associazione si rivolge a chi si vuole avvicinare all’affido, capire meglio cosa vuol dire essere genitori affidatari e, soprattutto, per conoscere esperienze concrete. Storie vere, come veri gli effetti generati sulle vite di tutte queste persone.

Quella dell’affidamento è un’esperienza emotiva molto forte, ma che permette ai genitori affidatari di vivere un’esperienza costruttiva” dichiara Adriana De Trovato, consigliere dell’Afap e genitore affidatario. “E poi, nelle comunità non ci sono quelle attenzioni uniche di cui tutti i bambini hanno bisogno. Non possiamo privare i bambini del diritto ad avere una famiglia”.

L’Afap ha cercato di creare sinergia con le istituzioni competenti in materia di affido – dal presidente del Tribunale dei minori, all’assessore alla cittadinanza sociale Agnese Ciulla, al centro affidi del comune di Palermo e ai servizi sociali di tutte le circoscrizioni – per aprire un dialogo di confronto costruttivo sulle problematiche inerenti l’affido.

Un lavoro silenzioso, ma continuo e paziente che finalmente si è concretizzato nella mozione di martedì scorso. “L’intento – spiega Cusumano – è quello di sensibilizzare le coscienze nei confronti dell’affido e dell’accoglienza di bambini in situazioni di svantaggio. L’idea del contributo, accolto con entusiasmo anche dall’assessore Ciulla, nasce per incrementare sempre più il numero di famiglie affidatarie, considerato che la Sicilia è fanalino di coda in materia di affido, che il rimborso mensile per le famiglie affidatarie è di un terzo rispetto a quello erogato dagli altri Comuni d’Italia e che nel capoluogo isolano i 250 euro mensili arrivano a singhiozzo”.

Al momento il contributo mensile comunale arriva in modo parziale e a singhiozzo per cui, in fase di promozione dell’affido, l’aspetto dell’aiuto economico agli affidatari è poco pubblicizzato”- dichiara Massimo De Trovato, socio dell’Afap. “Ciò non significa che si possa pensare all’affido per meri motivi economici, ma è fuor di dubbio che, in un momento di grave crisi economica per il Paese, un potenziale affidatario guardi pure a questo aspetto”.

 

Fonte: Live Sicilia