Congo: bambino abbandonato in cerca di affetto

In quanto assistente sociale, sono già abituato a sentir parlare regolarmente dell’abbandono di bambini. Questo fatto è ormai diffusissimo nella Repubblica Democratica del Congo ed in particolare a Kinshasa. Fermarmi e parlare con i bambini abbandonati è quasi diventato il mio pane quotidiano. Ogni giorno sono con loro, ascolto la loro storia, dò loro dei consigli e soprattutto li incoraggio a lavorare duro ed a studiare per avere un avvenire migliore.

I bambini abbandonati sono diventati i miei compagni di tutti i giorni. Penso e rifletto sui bambini abbandonati. La mia macchina fotografica è piena di loro foto : non sono molto belli da vedere, soprattutto perchè questi bambini sono per la maggior parte molto sporchi, in quanto non hanno avuto persone che si sono occupate di loro. Non conoscono l’amore e l’affetto di una madre. Sono abbandonati a loro stessi nonostante siano ancora così giovani. La domanda più importante che bisgona farsi è: Chi può dare a questi bambini la felicità? O meglio, chi può dar loro la fiducia in loro stessi?

Il caso di un bambino del centro partner « Ange Gabrielle » di nome Jean Egodo ci può essere utile e interessante per meglio capire questa situazione. Questo bambino è orfano di padre. Mi ha detto che sua madre non lo ama, lo maltrattattava regolarmente fino a cercare di rompergli le braccia.

In più, è proprio sua madre che ha cercato di sbarazzarsene due volte accusandolo di essere un bambino stregone. La prima volta, è stato a l’UPN ed i poliziotti avevano interpellato la madre e l’avevano obbligata a riprendere il proprio figlio. La seconda volta la mamma è veramente riuscita a commettere il fatto. Ha gettato ed abbandonato suo figlio in un altro quartiere della capitale. Il bambino ha detto « la mamma non mi ama e minaccia di farmi del male, ecco perchè mi ha abbandonato ». Queste affermazioni sono state confermate all’epoca dell’inchiesta da conoscenti e da altri membri della famiglia.

Questo bambino che non ha mai conosciuto l’amore di un padre e l’affetto di una madre, sarà ospitato al centro attraverso il canale dei servizi sociali del comune di Ngaliema.

Arrivato al centro, le governanti si sono prese cura del bambino e gli hanno dato l’affetto che non aveva mai conosciuto. É allora che il bambino mi dirà che preferisce restare nel centro perchè è là dove qualcuno si occupa meglio di lui. Il bambino ha dunque ritrovato l’affetto che ha sempre cercato. E oggi, si rallegra di essere nel centro.