Povertà, conflitti armati e gravidanze precoci aggravano una crisi silenziosa che compromette lo sviluppo dei più piccoli. Un’indagine nazionale rivela un drammatico aumento dei casi tra gli 0 e i 5 anni

Come riporta un recente articolo del portale di Radio Okapi, nella Repubblica Democratica del Congo, oltre il 48% dei bambini di età compresa tra 0 e 5 anni soffre di malnutrizione nel 2024, rispetto al 42% nel 2018.
Questi dati allarmanti provengono da un’indagine nazionale sulla nutrizione condotta tra il 2023 e il 2024 nelle 26 province del paese, secondo quanto dichiarato da Damien Sabuni, responsabile della Divisione comunicazione del Programma nazionale di nutrizione.
La provincia del Kwango è particolarmente colpita, con un tasso del 60% di bambini malnutriti, posizionandola in cima alla lista delle zone più affette da questo flagello.
Damien Sabuni individua diverse cause di questo aumento, tra cui:

• Una cattiva alimentazione dovuta alla povertà,
• Gravidanze precoci o ravvicinate,
• Gli spostamenti di popolazioni in fuga dai conflitti armati.

Egli sottolinea inoltre le gravi conseguenze della malnutrizione sullo sviluppo cerebrale e sulla salute mentale dei bambini in età scolare.
Di fronte a questa situazione critica, Damien Sabuni lancia un appello alla diversificazione degli alimenti per migliorare lo stato nutrizionale dei bambini in tutto il paese.

Africa. Emergenza Abbandono in Repubblica Democratica del Congo

Proprio queste minime condizioni di sicurezza, unite alla speranza di un futuro differente, sono gli obiettivi della campagna Africa. Emergenza Abbandono in Repubblica Democratica del Congo, che Ai.Bi. Amici dei bambini ha lanciato ormai da tempo. Forte di una presenza nel Paese iniziata nel 2008, che ha permesso di sviluppare una rete di contatti e di collaboratori importante, Ai.Bi. compie interventi mirati e costanti in favore dei minori e delle famiglie più in difficoltà. Aderendo alla campagna, aiuterari a proteggere da questa crisi senza precedenti i più vulnerabili: i bambini. E tra questi, gli ultimi degli ultimi: i bambini vittime dell’abbandono.

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