Congo: Gabriel, quattro anni, solo al mondo e con tanta voglia di vivere

Con il Sostegno a Distanza possiamo aiutare Gabriel ed altri bambini a crescere in un paese difficile come il Congo in maniera dignitosa

Gabriel è il piccolino che vedete nella foto, ha 4 anni e già un passato pesante alle spalle. La sua nascita è frutto di una violenza sessuale, la giovane madre ne è rimasta sconvolta e non ha accettato questo bambino nella sua vita. Il piccolo è cresciuto grazie alle attenzioni dei vicini di casa, che fanno a turno per vegliare su di lui, ricordarsi da dargli qualcosa da mangiare, accertarsi che stia bene. Tutti lo conoscono nella baraccopoli dove vive, capita che si aggiri per le strade cantando o ballando al ritmo delle musiche che fin da neonato ha sentito risuonare nelle strade, musiche che la gente suona per scacciare la tristezza della povertà. Ma lui è piccino non sa nemmeno cosa significhi avere una cameretta, dei pasti regolari e qualcuno che si preoccupa per te. Si accontenta dei sorrisi che gli vengono rivolti e delle mani che gli allungano qualcosa da mettere sotto ai denti.

Non vogliamo che Gabriel si ritrovi, come tanti altri piccoli nati dalla parte sbagliata del mondo, ad affrontare la vita da solo.

Da poche settimane il bambino è sotto la tutela del Centro SODAS, uno dei due Centri con cui Ai.Bi. collabora grazie ai contributi del Sostegno a Distanza. Dal 2014 il centro accoglie fino a 20 bambini e adolescenti, tra i 5 e 14 anni. Si tratta di orfani, abbandonati o separati dalle loro famiglie perché sfollati a causa della guerra, i minori accolti nel centro arrivano in condizioni di grave malnutrizione e privazione. Grazie al Sostegno a Distanza, Ai.Bi. supporta il Centro nella presa in carico dei minori accolti fornendo alimenti e beni di prima necessità, come l’acqua potabile e prodotti per l’igiene personale, promuovendo l’istruzione dei bambini accolti e assicurando la consulenza di un medico che ne verifica periodicamente le condizione di salute e di crescita per prevenire la diffusione di malattie infettive, come morbillo e colera.
Il Centro l’ha inserito in una famiglia affidataria per cercare una maggiore stabilità.

Ha bisogno di tutto questo bambino e noi vogliamo tutelarlo, garantirgli una sicurezza maggiore invece che vederlo girare per le strade.
Ci piacerebbe poterlo iscrivere alla scuola materna, saperlo in un posto sicuro con altri coetanei.

Come i tanti bambini ospiti del Centro che dalla vita hanno avuto poco, Gabriel si accontenta e sa gioire per le piccole cose, è un gran chiaccherone, un bambino allegro che si sveglia sempre con il sorriso sulle labbra.

Vorremmo potergli dire che anche lui ha trovato un sostenitore, che potrà andare a scuola come gli altri bambini, diventare un musicista, un dottore, un maestro o quello che vuole!

Riscrivi con noi il cammino di Gabriel, attiva una Adozione a Distanza nella Repubblica Democratica del Congo.