Repubblica Democratica del Congo. Jeph, 11 anni, orfano ma non di sogni

Costretto a vivere in orfanotrofio per poter mangiare, Jeph ha appena compiuto 11 anni e nonostante il dolore vissuto ha ancora la forza di sognare. Stagli vicino con un’adozione a distanza

Jeph è un bambino di 11 anni che proviene da una famiglia molto povera. Quando aveva 5 anni, suo padre decise di cercare fortuna nelle cave minerarie a Misisi, un villaggio nel territorio di Walikale in Nord Kivu (RDC), lasciandolo solo con la madre incinta.

La situazione familiare

Dopo la partenza del padre, la situazione già difficile della famiglia continuò a peggiorare, la madre non aveva un’occupazione e il marito non inviava nulla per aiutarla.
Iniziò così una vita di stenti alla ricerca quotidiana di qualcosa da mangiare e passando spesso intere giornate a digiuno.
La madre cercò un aiuto presso la sua famiglia di origine purtroppo senza risultati, vedendosi nell’incapacità di mantenere i suoi due figli, nel frattempo era nato il fratellino di Jeph, si è attivata per cercare una struttura che potesse prendersi cura dei bambini.

L’aiuto dell’orfanotrofio SODAS

A Goma, un lontano familiare l’ha informata dell’esistenza dell’orfanotrofio SODAS, impegnato ad assistere situazioni simili. È stato allora che la madre si è presentata all’ufficio del centro per chiedere quel sostegno che poi le è stato concesso.
Il bambino si sta integrando gradualmente alla vita dell’orfanotrofio. Quando è arrivato era timido e soffriva molto dei traumi dovuti dalle privazioni vissute.
Grazie al sostegno degli assistenti sociali e degli operatori di SODAS, sta affrontando i suoi problemi e comincia a sentirsi meglio.
Attualmente è iscritto al sesto anno di scuola elementare e dimostra essere un ragazzo impegnato e intelligente, l’anno precedente è stato promosso con l’80%, un’ottima votazione.
Per poter proseguire con il pagamento delle tasse scolastiche ha bisogno di un sostenitore.
È un bambino ordinato, molto ligio al suo dovere. Dopo pranzo fa i compiti, sistema l’uniforme scolastica e i quaderni prima di andare a giocare con gli altri.
Il suo sogno è diventare un pilota e per questo si impegna molto nello studio: dice che per diventare pilota bisogna studiare molto.