Congo. Un capitano chiamato Marie: l’abbandono va preso a calci

congo femminile 200 defQuando le luci si spengono, le bimbe più piccole soffocano i singhiozzi stringendo con i denti il lenzuolo. Il buio trasforma le pareti delle camere in prigioni di solitudine. Emergono allora paure e sofferenze che trasformano il corridoio del centro in cassa di risonanza di mugolii, pianti strozzati, lamenti, gemiti.

Marie non piange più. A 16 anni ha imparato a gestire la propria emotività. Non si aspetta più nulla dal mondo adulto, e si sente potentemente grande rispetto ai più piccoli che vivono come lei nel centro Fed. Spesso si alza, e si avvicina a chi sta male. Per fargli una carezza, dargli un bacio, raccontare una storiella e quassi sempre riesce nel suo proposito.

Lei per tutti è un modello. La altre ragazze cercano di emularla, anche in una passione atipica. Marie senza sapere nulla in fatto di ‘politiche di genere’ sostiene nei suoi discorsi che per lei è giusto che una ragazza possa fare tutto quello che fa un ragazzo. Anche giocare a calcio.

Così quest’anno grazie al suo carisma è riuscita a metter su una squadra di calcio femminile. E anche se la squadra maschile è tecnicamente superiore, le calciatrici non mollano. Ma soprattutto non saltano neppure un allenamento, per il quale è stato chiesto il supporto a un professore di ginnastica pagato con i fondi destinati alle attività ricreative. Capitanate da Marie, le piccole atlete non vedono l’ora di partecipare ai tornei di calcio organizzati nel quartiere.

Poco importa se vinceranno davvero. L’effetto non previsto di questa squadra rosa è che la sera nelle camere delle ragazze c’è più allegria e buon umore. Spesso dopo gli allenamenti, ilarità e risate in sordina prendono il posto dei dolori soffocati. Le operatrici fingono di non sentire il brusio, intervenendo con tono severo solo quando il tono di voce rischia di svegliare chi già dorme.

Praticare sport aiuta i ragazzi ad affrontare meglio le difficoltà che la vita ha imposto loro. Per supportare i nostri progetti in Congo, attiva un Sostegno a Distanza.