Buona notizia per le famiglie: contributi dei badanti neoassunti azzerati per 3 anni

L’emendamento approvato dalla Commissione Affari Sociali del Senato introduce la possibilità di detrarre totalmente i contributi fino a un massimo di 3.000 euro nei prossimi tre anni per i badanti neoassunti

È arrivato l’ok dalla commissione Affari sociali del Senato, dove è all’esame il Decreto Lavoro 2023, all’emendamento per l’esenzione totale dei contributi per le badanti neoassunte, per un massimo di 3.000 euro e fino al 2025.

Esenzione del 100% per le badanti neoassunte

La  modifica del M5S prevede “un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo di 3.000 euro annui, per 36 mesi, in caso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a persona non autosufficiente con più di 65 anni”.

Il rinnovo del contratto

A maggio, tutte le sigle sindacali di questo settore, che conta almeno 2 milioni di lavoratori, hanno siglato il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) dei badanti.
Questo ha portato a un adeguamento quasi completo delle retribuzioni all’inflazione e al caro-vita, aumentando lo stipendio del 9,2% in media rispetto al 9,2% del 2022.

L’indagine di Effe

Secondo un’indagine di Effe, presentato da Assindatcolf, associazione rappresentativa della categoria, se le famiglie potessero portare in deduzione non solo i contributi ma l’intero costo sostenuto per l’assistenza di una badante potrebbero risparmiare tra i 2 e i 5mila euro l’anno, a seconda della fascia di reddito.
In questo modo riuscirebbero a contrastare gli aumenti retributivi e contributivi di gennaio in favore dei lavoratori del settore, che nel 2024 avranno un nuovo incremento a causa dell’inflazione.