Coppie sterili, l’adozione è ancora l’ultima spiaggia

La fecondazione assistita è un fallimento. E’ quanto emerge dal Focus del “Corriere della sera” di oggi in cui si riporta che solo il 16% delle coppie sottoposte alla fecondazione assistita riesce ad avere un figlio (su 55mila coppie, solo 9mila nascite).

Un risultato deludente, quindi, dietro al quale c’è un vero e proprio calvario per le coppie che decidono di percorrere questa strada. Alcune di loro decidono addirittura di intraprendere ripetuti e lunghi viaggi all’estero per ricorrere alla fecondazione eterologa, vietata in Italia.

Eppure la maggior parte delle coppie sterili sceglie ancora la strada della fecondazione assistita, nonostante sia possibile diventare genitori con l’adozione. Sono appena 8mila, infatti, le coppie che ogni anno fanno domanda per l’adozione e decidono di creare una famiglia accogliendo un bambino. La possibilità di diventare genitori con l’adozione internazionale rispetto alla fecondazione assistita, tuttavia, è più del doppio: il 38% delle coppie che ne ha fatto richiesta è diventato madre e padre di un figlio adottivo.

Non potere avere figli può scatenare un dolore profondo, un vuoto enorme, può dar luogo al risentimento, perfino ai sensi di colpa. La sterilità, però, se viene considerata da un’altra prospettiva può rappresentare la vera salvezza per un bambino abbandonato e la gioia di diventare famiglia per una coppia sterile.

Occorre per questo promuovere una visione diversa della sterilità, non più concepita come una dis-grazia ma come una forma di fecondità. La fecondità, infatti, non è solo quella biologica e fisica, ma è anche quella spirituale, sociale, capace di sfociare nell’adozione di quel bambino che la Provvidenza ha destinato alla coppia.

Sul tema Amici dei Bambini ha pubblicato il libro “Sterilità feconda. Un cammino di grazia” (ed. Ancora – Amici dei Bambini)

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