Coronavirus in Kenya. Un centro di accoglienza per tutelare famiglie e bambini Maasai in difficoltà

L’impegno dei sostenitori di Ai.Bi. fondamentale per incrementare le attività del centro Shelter di Kibiko durante l’epidemia

Il centro Shelter Children Home a Kibiko, in Kenya, accoglie 138 bambini in difficoltà famigliare, per lo più provenienti da comunità Maasai. Ai.Bi. – Amici dei Bambini collabora fattivamente con il centro per contrastare l’abbandono minorile con il Sostegno a Distanza, che garantisce a questi bambini la frequenza delle attività scolastiche e permette di svolgere anche un lavoro di ricerca delle famiglie e, dove possibile, di reintegrazione dei bimbi.

Il sostegno straordinario in rispetto all’emergenza Coronavirus garantito da Ai.Bi. è stato per lo Shelter una vera e propria manna dal cielo. “Ci racconta la nostra referente Agnes – spiega il responsabile per la cooperazione internazionale di Ai.Bi., Luis Sistoche per gli operatori di Shelter i primi giorni dell’epidemia di Covid-19 in Kenya sono stati davvero frenetici. Con la chiusura delle scuole e degli istituti superiori, questi chiedevano ai genitori o ai tutori di andare a prendere i ragazzi. Il 18 di marzo Shelter avrebbe dovuto garantire il trasporto di sette studenti in altrettante diverse contee del Kenya. Un compito praticamente impossibile. Alcuni sono stati accompagnati da altri e sono rientrati a notte fonda”.

“Dopo il rientro di tutti i bambini e i ragazzi al centro – prosegue – sono sorti problemi diversi: in magazzino non c’erano abbastanza scorte alimentari e tutti i sostenitori dell’istituto che abitualmente danno una mano non potevano aiutare in quel momento perché loro stessi dovevano supportare le loro famiglie.
Parte dei genitori, parenti o tutori nei giorni e nelle settimane seguenti sono andati a prendere i bambini al centro per paura che potesse scoppiare l’epidemia e perché pensavano non fossero al sicuro, invece poco dopo alcuni dei minori portati a casa si sono trovati senza nulla da mangiare e qualcuno è stato prontamente riportato indietro”.

Coronavirus in Kenya: un supporto essenziale e indispensabile

Il supporto di Ai.Bi. è stato essenziale e indispensabile, ha garantito i pasti e protezioni sanitarie per tutti i bambini, anche per quelli che erano stati portati a casa, ai quali o è stata inviata oppure direttamente consegnata una scatola con beni alimentari, kit igienici e mascherine. Hanno inoltre ricevuto appunti scolastici ed esercizi per continuare a studiare, mentre il diritto allo studio continua a essere garantito anche ai bambini e ragazzi rimasti all’interno dell’istituto.

Coronavirus in Kenya: anche tu puoi fare la tua parte

Un progetto, quello di Ai.Bi. con il centro Shelter, che è possibile grazie alla generosità dei sostenitori italiani dell’organizzazione. Tra questi una menzione speciale va all’azienda Elektrovent di Soiano del Lago (BS), una realtà che da anni sostiene gli sforzi di Amici dei Bambini per garantire un futuro e condizioni migliori ai bambini in difficoltà famigliare in Kenya, come nel resto dei Paesi in cui opera.

Anche tu puoi fare la tua parte. Perché, anche e soprattutto quando tutto si deve fermare, la solidarietà verso chi è più debole e fragile non può e non deve farlo.

Con l’emergenza Coronavirus, grazie ad Ai.Bi., anche in Kenya l’#Accoglienzanonsiferma. Dona subito: https://www.aibi.it/ita/emergenza-coronavirus/