Coronavirus. OMS: “In Africa situazione drammatica”. Su 54 Paesi terapie intensive con almeno quattro posti solo nelle capitali

L’#accoglienzanonsiferma e, con Ai.Bi., puoi sostenere l’acquisto di presidi sanitari per gli istituti per l’infanzia

Su 54 Paesi africani esiste un reparto di terapia intensiva con 4-5 posti solo nelle capitali, e non in tutte: mediamente, per una popolazione di un miliardo e 216 milioni di abitanti ci sono solo 270 posti letto in terapia intensiva. Una cifra che fa rabbrividire al solo pensiero che l’epidemia di Coronavirus che sta colpendo il resto del mondo prenda piede in Africa.

L’evoluzione dell’epidemia di coronavirus in Africa “è drammatica, sia per l’aumento del numero di Paesi colpiti che di quello dei contagi e la situazione è molto preoccupante“, ha dichiarato la responsabile dell’OMS per la regione, Matshidiso Rebecca Moeti. “L’Africa è poco organizzata per fare fronte a una crisi sanitaria di grandi dimensioni”, malgrado le misure di isolamento fin qui adottate da 25 Paesi, ha sottolineato.

Proprio pensando all’Africa, Ai.Bi. – Amici dei Bambini ha lanciato la campagna per l’emergenza Coronavirus, #Accoglienzanonsiferma, attraverso la quale saranno acquistati presidi medico-sanitari negli istituti per l’infanzia in Africa oltre a campagne di prevenzione per bambini, famiglie e operatori; supporto psico-pedagogico a bambini, famiglie e adolescenti più vulnerabili in Italia e nei Paesi colpiti in cui Amici dei Bambini opera.

Il nuovo decreto del Governo “Cura Italia” prevede, peraltro, un’agevolazione fiscale per le donazioni in denaro e in natura destinate all’emergenza Coronavirus. Secondo l’articolo 66 del decreto, “per le erogazioni liberali in denaro e in natura, effettuate nell’anno 2020 dalle persone fisiche e dagli enti non commerciali, in favore di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro, finalizzate a finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 spetta una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30%, per un importo non superiore a 30.000 euro“. Inoltre, prosegue l’articolo, “per le erogazioni liberali in denaro e in natura a sostegno delle misure di contrasto all’emergenza epidemiologica da COVID-19, effettuate nell’anno 2020 dai soggetti titolari di reddito d’impresa, si applica l’articolo 27 della legge 13 maggio 1999, n. 133 Ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive, le erogazioni liberali di cui al periodo precedente sono deducibili nell’esercizio in cui sono effettuate”.

Per informazioni: https://www.aibi.it/ita/emergenza-coronavirus/