Dal Perù a Firenze con l’adozione internazionale: “Che ci crediate o no, qui ci ha portato la Madonna”

Famiglia dustiUn figlio adottivo – si sa – nasce 2 volte. La prima biologicamente, la seconda – ancora più importante – quando viene accolto in quella che sarà la sua vera famiglia. E che cosa c’è di più bello se non rinascere come figli lo stesso giorno di Gesù bambino? È quello che è capitato ad Angela e Walter, due fratellini peruviani rispettivamente di 9 e 7 anni, entrati a far parte della loro nuova famiglia il 25 dicembre del 2014. Oggi vivono a Figline Val d’Arno, in provincia di Firenze, con mamma Giaele e papà Marco.

La loro è una storia piena di gioia, che esprime al meglio il senso della campagna #iosonoundono, l’iniziativa di Amici dei Bambini per sensibilizzare alla bellezza dell’adozione internazionale.

Angela e Walter sono stati un grande dono non solo per i coniugi Dusti, ma per tutta Figline Val d’Arno. Il loro arrivo in città era così atteso che le feste e gli incontri di presentazione sono proseguiti per diversi giorni tra parenti, amici, colleghi di lavoro e amici di parrocchia. Tanto che Walter, stupito da tutto questo affetto, avrebbe esclamato: “Ma quante persone ci vogliono bene?!?”

E c’è da capire questa sua meraviglia. Prima dei 2 anni trascorsi in istituto, lui e sua sorella “avevano vissuto in ‘famiglia’ o quello che poteva dirsi tale – racconta mamma Giaele –. Ancora oggi Angela è molto lucida nel parlare del passato e posso dire che ne hanno viste di tutti i colori. Siamo rimasti senza parole davanti alla loro tenacia nel volersi rifare una vita dopo un passato difficile. Certo erano stati ben preparati all’arrivo di una nuova famiglia, ma hanno dimostrato una forza incredibile”.

Quell’arrivo è avvenuto un mese di prima di Natale, in occasione del loro primo incontro a Lima. “Siamo entrati nell’istituto di Puerto Maldonado, nella regione di Madre de Diòs – ricorda ancora Giaele –: i bambini erano lì, insieme, da 2 anni”. L’incontro è stato molto sereno: “Una giornata bellissima, molto commovente. La sera hanno voluto subito dormire con noi! Da un lato sono bambini fortissimi, dall’altro sono anche molto piccoli, come è normale: hanno bisogno di recuperare tutto quello che è mancato.

Per i coniugi Dusti la storia di adozione è iniziata nella sede Ai.Bi. di Firenze: a quei tempi, c’erano tantissimi chilometri a separare quelli che sarebbero divenuti i componenti di una bella famiglia, formatasi in un istante, in un hogar della selva amazzonica. La gioia contagiosa di questi due indissolubili fratelli peruviani ha fatto immediatamente dimenticare a mamma e papà che, per arrivare a tutto questo, hanno dovuto superare pratiche burocratiche, documenti, attese, paure, sogni. “Sentiamo di aver ricevuto un grande dono da questi bambini – ammettono i Dusti – e ci dimentichiamo spesso di averli… adottati! È come se fossero con noi da sempre!

Un dono per il quale i Dusti sono convinti di aver avuto un aiuto “particolare”. Appena atterrati in Italia, infatti, Walter ha detto spontaneamente: “Ci ha portato qui la Madonna”. E come dargli torto? Lui e sua sorella furono abbandonati in un locale chiamato “Tre Marie”, l’istituto in cui hanno vissuto era nella regione di “Madre de Diòs” e sono arrivati in Italia il giorno di Natale. “Sono rimasto sorpreso dalle parole di Walter – confida papà Marco -, che hanno incontrato i nostri pensieri e la nostra fede”. I due fratellini, infatti, dimostrano anche una sensibilità e una spiritualità molto profonda per la loro età. Tanto che, subito dopo il battesimo, Angela ha ringraziato così: “A Gesù direi solo grazie: grazie per avermi donato una famiglia!”

Il loro inserimento scolastico è stato graduale e positivo. “Il preside è stato molto sensibile e disponibile nei nostri confronti – riconosce Giaele -. Angela, poi, è stata molto fortunata: la sua insegnante è una mamma adottiva!”

Oggi Angela e Walter amano fare tutto quello che piace a qualsiasi bambino. Walter, in particolare, ama molto disegnare e creare storie di fantasia. Una l’ha intitolata “L’albero dell’amore” e inizia così: “C’era una volta un albero carico di piccoli cuori che stava per essere tagliato da un uomo cattivo. Ma due cuoricini sono stati portati in salvo da un uccellino. I cuoricini hanno così continuato a vivere e…”. Il finale potrete scoprirlo in questo video fornito dalla famiglia Dusti.