Quando inizia la scuola? Tutte le date regione per regione. Dubbi su mascherine, vaccini e ventilazione delle aule

Anche l’inizio anno scolastico 2022 sarà all’insegna dell’incertezza portata dal Covid, con discussioni ancora aperte sull’utilizzo delle mascherine e l’aerazione delle aule. Per il momento, di certo ci sono le date della “prima campanella” in tutte le regioni

Gli ultimi orali della maturità sono terminati solo da pochi giorni, concludendo ufficialmente l’anno scolastico 2021/22, ma già si comincia a parlare della riapertura delle scuole a settembre. Sul tavolo, come si dice in questi casi, c’è ancora una volta la questione Covid, con la mai sopita discussione sull’utilizzo delle mascherine e, soprattutto, con il reiterato appello degli esperti sul vantaggio che potrebbe dare, in termini di sicurezza, l’installazione di macchinari per la ventilazione delle aule.

Inizio anno scolastico: per la ventilazione delle aule servono circa 360 milioni

Per quanto riguarda questi ultimi, in particolare, fin dal mese di marzo erano state promesse delle linee guida per la loro installazione. Ma finora non si sono viste.
Orizzonte Scuola si è spinto a fare delle ipotesi su quanto costerebbe la loro installazione: “Partendo dal fatto che nell’anno scolastico 2021/2022 sono state formate 368.656 classi, che accolgono 7.407.312 studenti, di cui 277.840 con disabilità e considerando un buon purificatore d’aria ad un prezzo medio intorno ai 1000 euro, escludendo le scuole che hanno già acquistato dei dispositivi lo scorso anno scolastico con i fondi del decreto sostegni, moltiplicando la cifra indicativa di 1000 euro per le classi italiane, si arriva ad un investimento di circa 350-360 milioni di euro per dotare le scuole di purificatori d’aria”.
Più che i fondi, però, sono i tempi che iniziano a diventare stretti, oltre al fatto che, secondo i tecnici, queste apparecchiature da sole non bastano a garantire la sicurezza e non sostituiscono le misure finora previste come, appunto, le mascherine.
Mascherine che, allo stato attuale, non sarebbero più obbligatorie al rientro in classe, ma solo “fortemente consigliate”. Vero è che, con tutti i cambiamenti presi in corsa in questi mesi, di certezze non ce ne sono, nonostante i presidi abbiano più volte chiesto di sapere fin d’ora quale sarà la decisione, così da potersi organizzare per tempo e arrivare preparati alla riapertura di settembre.
Tra i fronti aperti della scuola c’è anche quello dell’organico aggiuntivo, la cui assunzione era stata finanziata l’anno scorso per far fronte alle emergenze della pandemia, ma che, decaduto lo stato di emergenza, al momento non pare sarà rinnovato per il prossimo anno. Anche in questo campo, il confronto / scontro tra sindacati, presidi e ministero è aperto.
Infine, c’è la questione più importante di tutte: i vaccini! Ormai tutte le fasce d’età al di sopra dei 5 anni possono accedere alla vaccinazione, ma i numeri dei vaccinati, specie tra i più piccoli, sono ancora piuttosto basso. Un problema non da poco in vista di settembre, specie alla luce della contagiosità della variante Omicron. È vero che i sintomi, a maggior ragione tra i giovani, sono in generale piuttosto blandi, ma gli esperti sottolineano che sono proprio i vaccini a poter garantire una minore invasività della malattia, anche se contratta, e a poter attenuare la circolazione stessa del virus.

Le date di inizio anno scolastico in tutte le regioni

Se per quanto riguarda il Covid, quindi, certezze, alla fine, sembrano non essercene molte, una cosa studenti e famiglie possono segnarla già in rosso sul calendario: la data di inizio dell’anno scolastico. Tutte le regioni, infatti, hanno comunicato i giorni in cui riapriranno le scuole e, per gli studenti, senza dubbio è questa la cosa che più interessa.
La prima regione a partire sarà l’Alto Adige, il cui rientro in classe è previsto per il 5 settembre. Nello stesso giorno partono le scuole dell’infanzia in Trentino, mentre le altre classi cominceranno lunedì 12 settembre. Appuntamento il 12 settembre anche per tutti gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto. Un giorno più tardi, martedì 13 settembre, sarà la volta degli studenti della Campania, seguiti, mercoledì 14 settembre, da Calabria, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria.
Giovedì 15 prima campanella per Emilia Romagna, Lazio e Toscana; mentre gli ultimi a tornare sui banchi saranno gli studenti degli estremi della penisola: Valle D’Aosta e Sicilia, la cui partenza è in programma per lunedì 19 settembre.