Decreto scuola. Niente più DAD per gli alunni vaccinati

Il Governo ha rivisto il sistema di quarantene e didattica a distanza per tutte le scuole: per gli alunni vaccinati o guariti, la didattica a distanza, di fatto, è abolita. Nella scuola dell’infanzia, sospensione dell’attività dopo 5 casi positivi

Dopo giorni e settimane di anticipazioni e ipotesi, il Consiglio dei Ministri ha finalmente ufficializzato le nuove misure che ripensano il meccanismo di DAD e quarantene nella scuola, che tanti problemi ha creato alle famiglie.
Sostanzialmente, per chi è vaccinato o guarito dal Covid, la DAD dovrebbe essere finita, mentre per tutti cambiano comunque i tempi e il numero di positivi che fanno scattare la didattica integrata.

Il decreto scuola cambia il sistema delle quarantene

Andando con ordine, le nuove misure coinvolgono anche la scuola dell’infanzia, che inizialmente sembrava dovesse rimanere esclusa dal ripensamento delle regole. Invece, da quando le nuove misure entreranno in vigore, i bambini potranno continuare a frequentare in presenza fino a 4 casi positivi, con l’obbligo per i docenti di indossare le mascherine ffp2 fino al decimo giorno successivo all’accertamento dell’ultimo caso di positività. Al verificarsi del quinto caso positivo, la didattica verrà sospesa per tutti per 5 giorni. Come specificato nel comunicato stampa del Governo: “È inoltre obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto”.
Anche alla scuola primaria, fino a 4 casi positivi le lezioni continueranno in presenza, con l’obbligo di mascherina ffp2 per alunni e docenti. Dal quinto caso positivo le misure cambiano a seconda di chi è vaccinato o guarito e di chi no. Per i primi, le lezioni proseguiranno comunque in presenza, sempre con l’obbligo di indossare le mascherine. Per i secondi, invece, scatteranno 5 giorni di didattica digitale integrata.
Per le scuole secondarie, di primo e secondo grado, la differenza tra vaccinati e non scatta a partire dal secondo caso. Con un solo positivo la didattica prosegue in presenza per tutti, al secondo caso, invece, scatta la differenziazione tra vaccinati, guariti e chi ha ottenuto un’esenzione dalla vaccinazione, e chi non ha il vaccino. I primi proseguono in presenza, con l’obbligo di mascherina ffp2; per gli altri partono 5 giorni di didattica digitale integrata.

Altre precisazioni del decreto scuola

Il decreto precisa che la DAD, ove prevista, scatta nel momento della quinta positività, ma solo se questa si verifica entro cinque giorni dal primo caso.
In ogni caso, al verificarsi di un caso positivo, a tutti gli alunni si applicherà il regime di auto-sorveglianza, con i bambino sotto i sei anni che sono esentati dall’indossare la mascherina ffp2. Dove non fosse applicabile il regime di auto sorveglianza scatta la quarantena precauzionale di 5 giorni, al termine del quale va effettuato un tampone con esito negativo.
Al di là di qualche divisione politica, con gli esponenti della Lega che non hanno partecipato al voto finale sottolineando la loro idea che alcune delle misure prese discriminino gli alunni non vaccinati, c’è soddisfazione da parte del Governo e, soprattutto, dei ministri Speranza e Bianchi, con quest’ultimo che ha comunque tenuto a sottolineare che: “Stiamo marciando verso una nuova normalità, con tutta la cautela che ci deve essere perché il virus c’è ancora ed è significativamente presente, sia nelle scuole che nelle nostre vite”.