Dentro una casa famiglia: genitori nuovi (1)

“Paolo mi ha detto che andrà in affido. Io ho chiesto cosa vuol dire, e lui mi ha detto che avrà una nuova mamma e un nuovo papà e che poi succederà anche a me. Ma io non voglio, ho già una mamma e un papà”

Una sera, come tante altre, all’interno di una casa famiglia.

“Ci stiamo preparando per la nanna e, tra un cambio pannolino e l’altro, la mia voce ricorda ai più grandi le azioni della routine: «Metti il pigiama, fai la pipì, lava, le mani, lava i denti…».
Poi, mentre sono in bagno con lei, Carlotta, quasi 4 anni, fissa lo specchio e mi dice: «Io non voglio i genitori nuovi. Ho già una mamma e un papà».
La guardo, ha le lacrime agli occhi.
Mi avvicino e lei si lascia prendere in braccio. Così iniziamo a parlare di questa questione che la preoccupa molto.
«Paolo mi ha detto che andrà in affido. Io ho chiesto cosa vuol dire, e lui mi ha detto che avrà una nuova mamma e un nuovo papà e che poi succederà anche a me. Ma io non voglio, ho già una mamma e un papà.»
Allora provo a spiegarle meglio l’affido, utilizzando delle parole che penso possa comprendere. Lei mi ascolta attentamente: «Con l’affido, la mamma e il papà restano la mamma e il papà. Siccome, però, hanno bisogno di tempo per risolvere tante cose, mentre un bambino ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a diventare grande, ci sono degli altri adulti che fanno un po’ da mamma e da papà per il tempo che serve. Ma tu continui comunque a vedere i tuoi genitori.»
Carlotta tira un sospiro di sollievo: «Allora, se è così va bene.»

Finiamo di prepararci in bagno e torniamo in stanza per la buonanotte.
Per il momento può bastare così.”

Vita nella casa famiglia

Nelle comunità familiari gestite da una famiglia residente (significa che la famiglia che accoglie i bambini in affido abita in quella casa/comunità, anche con i propri figli, se ne ha ), l’accoglienza dei bambini è sempre temporanea. I genitori affidatari mettono tutta l’attenzione e la cura per accogliere e accudire i minori, ma con la consapevolezza di essere solo “di passaggio”. L’obiettivo del lavoro è far sì che i bambini vadano in famiglia il più velocemente possibile, accompagnandoli durante questo percorso.
I bambini spesso arrivano che sono disorientati, quando non traumatizzati, e pian piano raggiungono un equilibrio e imparano a fidarsi degli adulti di riferimento.
Tante volte accade che l’affido sia uno dei progetti per i bambini, e il lavoro in comunità mira a prepararli per questa possibilità. Il cambiamento non è mai semplice, nemmeno per gli adulti: basta provare a immaginare di dover cambiare ambiente in fretta, magari più volte nel corso di poco tempo, ed è evidente che possa fare paura! A maggior ragione se l’aspettativa è quella di tornare con la propria famiglia d’origine e, invece, ci si ritrova in un ambiente nuovo. Ancora una volta.

Accettazione e accadimento

I bambini vanno accompagnati a comprendere la realtà dell’affido e, in questo, un aspetto molto importante, soprattutto per alcuni bambini come Carlotta, è proprio la rassicurazione che non “perderanno” i loro genitori. Il legame con loro è importante ed è necessario che chi li accoglie in affido sia capace di avere un atteggiamento di accettazione verso le loro storia e verso la loro famiglia di origine.
Questo non significa non riconoscerne i limiti o ignorare eventuali azioni negative che ci sono state, ma evitare di avere un atteggiamento giudicante, che ferirebbe il bambino e non lo aiuterebbe nell’integrare positivamente le varie componenti della sua vita.
Anche questo non è facile: talvolta le storie dei bambini in affido fanno arrabbiare, e può accadere di non riuscire a gestire un aspetto così delicato. Per questo è importate non essere soli e farsi accompagnare: le famiglie che si rendono disponibili all’affido sono preziose e di loro c’è un grande bisogno, ma vanno accompagnate e formate.
Questo è il motivo per il quale Amici dei Bambini organizza periodicamente diverse attività di formazione per famiglie, coppie o single pronti ad aprire la loro casa, e la loro vita, a un’esperienza di affido familiare. Tutte le informazioni si trovano sulla pagina dedicata del sito di Ai.Bi.