Di Blasio (CIAI): c’è un cortocircuito fra CAI e enti

palazzo-chigiDopo le dichiarazioni della direttrice dell’Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali della Regione Piemonte-ARAI Annamaria Colella sulla necessità di ritrovare un momento di dialogo e confronto tra Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) ed enti autorizzati, sono arrivate le prime reazioni dagli enti più autorevoli.

Anche Lele di Blasio, direttore generale di CIAI, uno tra gli enti autorizzati con più lunga tradizione nel settore delle adozioni internazionali ha puntato l’attenzione sulla necessità di riaprire il dialogo con la Commissione.

“Gli enti dovrebbero essere il braccio operativo della CAI in quanto hanno il contatto diretto con i Paesi di origine dei minori e conoscono bene quali sono gli scenari dell’adozione internazionale. E’ fondamentale quindi tener vivo, con tutti gli strumenti possibili, il confronto tra enti e CAI sulle politiche da perseguire per promuovere l’adozione internazionale.” ha dichiarato Di Blasio.

Di Blasio ha anche evidenziato che dialogo e comunicazione per essere efficaci devono essere continuativi, mentre se si creano cortocircuiti – come è avvenuto negli ultimi cinque mesi con la sospensione dei Tavoli di lavoro tra CAI ed enti – i problemi con i Paesi di origine rischiano di restare irrisolti.