Dichiarazione dei redditi: valgono ancora le detrazioni figli a carico

Per i redditi relativi al 2021, quando l’Assegno Unico non era ancora in vigore, valgono ancora le detrazioni figli a carico, da presentare nella dichiarazione entro il 30 di settembre

Sul tema degli incentivi economici per le famiglie con figli, da mesi si parla quasi esclusivamente di Assegno Unico. Giusto, perché la misura segna davvero un cambio di passo importante rispetto al passato. Non bisogna però dimenticare che l’Assegno Unico è partito dal marzo del 2022 e, quindi, per quanto riguarda il 2021, anno per il quale bisogna presentare la dichiarazione dei redditi proprio in queste settimane, valgono ancora le “vecchie” detrazioni per i figli a carico.

Detrazioni figli a carico: a quanto ammontano

La scadenza per la presentazione del modello 730 è il prossimo 30 settembre (30 novembre per chi utilizza il Modello Redditi Persone Fisiche), dopodiché la partita per il 2021 si chiude, e quando si aprirà quella per la dichiarazione dei redditi relativa al 20222, la situazione sarà sostanzialmente diversa, visto che l’Assegno Unico ricomprende in sé una serie di detrazioni che, quindi, non saranno più da presentare nel 730. Non tutte, però, perché alcune voci di spesa effettuate per i figli rimarranno comunque detraibili. Per quest’anno, però, come detto, le detrazioni per i figli a carico si possono ancora richiedere tutte come in passato, e per le famiglie, specie quelle numerose, si tratta di una differenza non da poco.
Naturalmente, le detrazioni spettano solo per i figli a carico che, ricordiamo, sono tutti i soggetti (senza limiti di età) che non hanno un reddito annuo non superiore a 2.840,51 euro, o non superiore a 4.000 euro se sono minori di 24 anni. Le detrazioni valgono fino a 1.220 euro per i figli minori di tre anni, mentre per quelli più grandi partono da 950 euro e aumentano se i figli in carico sono più di tre.
Maggiori gli importi in caso di figli con disabilità, per i quali le detrazioni ammontano a 1.620 se sotto i 3 anni, o 1.350 se maggiori.

Quando arriva il rimborso per le detrazioni figli a carico

A queste detrazioni si possono poi aggiungere una serie di voci di spesa da inserire nella dichiarazione dei redditi, presentando tutti i giustificativi: tra le spese detraibili più comuni ci sono quelle per medicine e visite mediche, per la scuola e la mensa scolastico, per il trasporto pubblico, per le attività sportive.
In genere le detrazioni vengono suddivise alla pari tra i due genitori, a meno di specifiche indicazioni: se dalla dichiarazione, compresa di detrazioni, risulta una situazione di credito da parte del dichiarante, la cifra spettante verrà corrisposta direttamente nella busta paga successiva al mese di presentazione della dichiarazione. Qualora, invece, non sia presente un credito, le detrazioni abbassano la cifra dovuta allo Stato.