Dieci anni dall’adozione. “Che dire? Rifaremmo 100 mila volte tutto quanto, esattamente così!”

“Se pensiamo al nostro abbinamento, Carlo è davvero un miracolo: era iscritto nelle liste special need per una presunta idrocefalia compensata sulla quale occorreva valutare nel tempo un eventuale sviluppo. In realtà poi si è rivelato tutt’altro”

“Per noi, Carlo è un miracolo. Per mia sorella è il nipote adorato, per i nipoti, Carlo è un fratello. Tutta la famiglia lo ama e lui è un ragazzino felice che ricambia questo amore. Che dire di più di questi dieci anni di famiglia? Che rifaremmo 100 mila volte tutto quanto, esattamente così!”

Antonietta e Luciano parlano della loro famiglia che è nata grazie all’adozione di Carlo, un bambino di origine cinese che oggi ha 13 anni.

Dieci anni dall’adozione

Quest’estate per loro e altre dieci famiglie di Amici dei Bambini ricorre un anniversario importante: dieci anni sono trascorsi dall’incontro con i loro figli e le loro figlie, un bilancio che per Antonietta e Luciano, sostenuti nel percorso dalla sede Ai.Bi. di Salerno e Melegnano, è molto positivo. Ancora non è stato deciso se si farà una festa ma certo in qualche modo l’incontro con Carlo e il mese trascorso a Xi’An sarà ricordato.

Nelle liste special need

“Se pensiamo al nostro abbinamento, Carlo è davvero un miracolo – aggiungono -. Era iscritto nelle liste special need per una presunta idrocefalia compensata sulla quale occorreva valutare nel tempo un eventuale sviluppo. In realtà poi si è rivelato tutt’altro. Arrivati in Italia, il pediatra ci disse che vi era stata una chiusura anomala della fontanella con un leggero sbilanciamento a destra, per cui il capo appariva da una parte più voluminoso. Per il resto, il suo bisogno sanitario speciale si riferiva anche alle orecchie, che non sono allineate, ma non vi sono problemi di udito. Il bambino ha poi dovuto portare gli occhiali per un occhio pigro, cosa che poi si è risolta”.

Gli altri interventi

Come molti bambini in fase di crescita, Carlo ha dovuto frequentare molto il dentista, “Eh sì, con i denti abbiamo lavorato parecchio!”, tanto che dovrà portare l’apparecchio ancora per un anno e mezzo. Per il resto, sono stati dieci anni intensi e molto positivi dal punto di vista dell’inserimento di Carlo in famiglia e nella vita di ogni giorno
Oggi, Carlo è in vacanza, ha appena terminato con ottimi risultati la seconda media. Suona il pianoforte, è bravo in matematica e nello sport, gioca regolarmente in una squadra di calcio con la quale nei fine settimana è impegnato in partite e tornei.
“Il calcio è stato un modo anche per rafforzare il rapporto con il papà. – Dice Antonietta. – Trascorrono intere giornate sul campo e adesso devo dire che i due si assomigliano molto nel carattere!”. E sugli spalti spesso fa il tifo anche una cugina di Carlo, che non manca mai quando c’è una partita importante.
Come spesso capita – ma non è mai detta l’ultima parola – Carlo non ha voluto riprendere la lingua cinese ma ha chiesto di tornare, prima o poi in Cina. “Ritorneremo senz’altro. Vorremmo solo attendere che Carlo sia un po’ più grande e preparato.” Dicono i genitori.

Gli altri genitori adottivi

Il gruppo di mamme, papà e alcuni fratelli che si sono conosciuti a Xi’An per incontrare i loro bambini sono sempre nei ricordi di Antonietta. “Ricordo tutti con piacere e affetto, del resto è stata una grande esperienza di vita – conclude – . Ricordo in particolare tutte le mamme, perché ci siamo aiutate molto. Sono state la famiglia intorno a me, proprio come quando si partorisce”.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati