Il donatore non è giapponese? La madre dà il figlio in adozione

Una donna di Tokyo ha deciso di dare il figlio in adozione dopo aver scoperto di essere stata ingannata: il  donatore era cinese e non giapponese.

Dopo aver scoperto che il donatore di sperma non era giapponese, una donna di Tokyo ha deciso di affidare il neonato a un centro di assistenza dell’infanzia.

Sui social network in cerca di un donatore

Già madre di un bambino, la 30enne si era servita dei social network per trovare un donatore, poiché il marito era portatore di una malattia ereditaria. Fondamentale: il donatore deve essere giapponese.
In questo modo, nel marzo 2019, ha conosciuto un giovane di circa venti anni che dichiarava di essere giapponese e laureato all’Università di Kyoto, tra le più importanti del Paese.

Il bambino affidato a un centro di assistenza per l’infanzia

Già durante il periodo di gestazione, però, aveva scoperto che l’uomo, oltre a non aver mai studiato presso il suddetto istituto, era in realtà di origine cinese.
Dopo il parto, la coppia ha deciso di affidare il neonato a un centro di assistenza dell’infanzia di Tokyo, oltre a citare in giudizio il padre biologico.
Il responsabile dei servizi sociali giapponesi, Mizuho Sasaki, ha commentato così questa notizia:
“È inaccettabile trattare un bambino come un oggetto. Ma penso sia meglio che il bambino possa stare con chi lo saprà davvero amare”.