Donazione in vita al figlio: “Se poi mi mandasse via dall’appartamento donato?”

Spettabile redazione,
mi chiamo Maria e sono una mamma sola. È un po’ che stavo pensando di fare un regalo a mio figlio. Mi piacerebbe donargli la proprietà dell’appartamento dove è cresciuto e dove attualmente ancora vivo. Ho solo un dubbio che mi preoccupa. Potrebbe mio figlio dopo essere divenuto proprietario, mandarmi via di casa?
Grazie per l’aiuto che potrete darmi
Maria

Gentilissima Maria,
premettiamo fin da subito che la donazione dell’immobile a suo figlio dovrà essere effettuata tramite atto notarile.

Dovrà verificare innanzitutto se siano rispettati i diritti di altri suoi discendenti, oppure del coniuge, se presente, che un giorno avranno diritto a quote di eredità stabilite dalla legge, rispetto alle quali, questo tipo di donazione, fatta in vita potrebbe avere rilevanza.

In ogni caso, il Notaio stesso potrà verificare, per quanto possibile, la fattibilità dell’operazione anche con riferimento al rispetto dei diritti ereditari che altri soggetti un giorno, potrebbero vantare nei suoi riguardi.

Il donatario (suo figlio), dovrà essere in tutti i casi d’accordo a ricevere la donazione e questa volontà di accettare o meno il bene dovrà essere resa manifesta nell’atto, non potendo farsi alcuna donazione contro la volontà del beneficiario.

Detto ciò, entriamo nel vivo del quesito da lei proposto.

Dalla sua domanda non si evince l’età di suo figlio.

Finché il ragazzo sia minorenne, una donazione del genere comporterebbe per lei l’impossibilità di cambiare eventualmente idea, riacquisendo la proprietà dell’appartamento oppure decidendo di venderlo, perché per la gestione straordinaria del bene sarà necessaria a quel punto l’autorizzazione del giudice tutelare.

Per quanto concerne invece l’uso del bene, non avrebbe alcun problema, finché suo figlio non abbia compiuto la maggiore età, (la legge, infatti, stabilisce che il genitore sia titolare dell’usufrutto legale sui beni dei figli fino al compimento dei 18 anni). Da quel momento, suo figlio, potrebbe in astratto decidere di utilizzare l’appartamento a proprio piacimento anche costringendola ad andare via di casa.

Per non incorrere in questo problema la cosa preferibile sarebbe mantenere l’usufrutto, e quindi l’ atto notarile di donazione dovrebbe avere ad oggetto non la donazione del bene ma la donazione della nuda proprietà dello stesso. In questo modo lei potrebbe conservare per tutta la sua vita ogni diritto reale legato all’uso dell’immobile.
Tuttavia, resterebbero le problematiche sopra indicate.

Sperando di aver chiarito le sue perplessità

Rimaniamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento
Redazione Aibinews