Dopo Bibbiano. Il ministro Locatelli da ragione ad Ai.Bi.: “Serve l’avvocato dei minori”

In un’intervista con Daniele Capezzone a La Verità il titolare del dicastero della Famiglia si schiera apertamente a favore della proposta

“Troppo potere ai servizi sociali. Ora serve l’avvocato dei minori”. A spiegarlo, in una bella intervista concessa a Daniele Capezzone su La Verità e raccogliendo così di fatto l’appello lanciato a più riprese dal presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini dopo l’esplosione dello scandalo sugli affidi di Bibbiano, è il neo ministro della Famiglia e Disabilità, Alessandra Locatelli. Che si è trovata ad assumere l’incarico praticamente negli stessi giorni in cui è esplosa l’inchiesta sui servizi sociali della Val d’Enza, in Emilia Romagna.

“Bibbiano – ha spiegato infatti il ministro – ha dato la spinta per accelerare itempidi verifiche, controlli e di eventuali proposte di modifiche normative che riguardano l’affidamento. Quanto è emerso anche dalle audizioni, che ho svolto con diverse realtà, sollecita azioni per preservare al massimo il minore e i suoi diritti”.

Azioni il cui primo obiettivo è chiarito dallo stesso ministro: arginare l’eccessiva discrezionalità dei servizi sociali. “Gli stessi assistenti sociali – ha spiegato la Locatelli – ora ritengono che serva maggior controllo, anche a loro tutela. Una cosa di assoluto buon senso che si potrebbe fare: accanto alla figura del curatore, serve anche un avvocato che prenda le parti del minore, che lo consideri come portatore di diritti”.

“Quello che è successo – ha detto ancora la Locatelli – ha chiarito che occorre prendere in mano la situazione. Bisogna assicurare che chiunque stia gestendo bimbi e minori lo stia facendo in modo da garantire i loro diritti e che questo serva anche per altri contesti”.