È on line il Bilancio Sociale 2020 di Ai.Bi.

Griffini: “Mantenere viva, nonostante tutto, la speranzaEcco il motivo conduttore del 2020”

È on line, visibile e scaricabile sul sito di Ai.Bi., il bilancio sociale 2020 dell’associazione Amici dei Bambini che rendiconta le attività dell’ente dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.

Tramite la pubblicazione del bilancio sociale, Ai.Bi. intende rendere conto, in un’ottica di trasparenza, chiarezza e verificabilità, delle scelte strategiche e delle attività realizzate nel 2020 per perseguire la propria missione associativa, con un occhio di riguardo agli obiettivi indicati dall’Agenda 2030 e all’integrazione dei principi di sostenibilità nel proprio operato.

“Mantenere viva, nonostante tutto, la speranza – sottolinea il presidente di Ai.Bi. Marco Griffini– Ecco il motivo conduttore del 2020. Di fronte alla pandemia; dopo i primi attimi di smarrimento, abbiamo cercato di affrontare con fiducia e ottimismo le avversità che si presentavano sul nostro cammino. In ciò abbiamo avuto ottimi “compagni di viaggio”: i nostri bambini e ragazzi abbandonati, soprattutto i careleavers (giovani abbandonati e mai adottati), che, in quasi 40 anni in loro compagnia, ci hanno insegnato ad affrontare ogni difficoltà con un atteggiamento di grande fiducia, quello della “speranza contro ogni speranza”, cioè la capacita di vedere che al di là di ogni ostacolo ci può essere ancora un futuro”.

Per leggere o stampare il bilancio sociale 2020 completo QUI

Il 2020: anno complesso per l’Adozione Internazionale

L’adozione internazionale e conseguentemente le attività relative alla gestione delle pratiche portate avanti da Ai.Bi., nel corso del 2020 hanno subito il forte impatto della pandemia.

Le restrizioni imposte dalle autorità dei Paesi di origine hanno, in alcuni casi, reso impossibile portare a termine nei tempi previsti le procedure di adozione internazionale.

Nel 2020 sono state 21 le famiglie che hanno adottato con Ai.Bi., a fronte delle 47 del 2019. 26 sono stati i bambini accolti (erano stati 57 nell’anno precedente). Il Paese che ha fatto registrare il maggior numero di adozioni è stata la Romania.

Nel corso del 2020 Ai.Bi. ha ottenuto il rinnovo dell’accreditamento in Romania (per ulteriori 2 anni), in Brasile (anche in questo caso per ulteriori 2 anni) e in Moldova (proroga di 1 anno), e ha fatto richiesta per ottenere il rinnovo dell’accreditamento ad Haiti e in Bolivia.

Sono altresì in corso le azioni necessarie per l’ottenimento dei permessi da parte delle autorità del Burundi, del Ghana e della Cambogia per avviare le attività in loco.

L’importanza dell’informazione e della formazione

Il 2020 è stato per tutti, l’anno delle “nuove modalità operative”: dallo smart working, alla formazione e comunicazione on line. Persino nell’ambito dell’adozione internazionale, nell’impossibilità per le coppie adottive di viaggiare si sono realizzati abbinamenti on line con le autorità centrali dei Paesi esteri, affiatamenti on line, fino ad arrivare, da parte dei tribunali esteri, alla emissione di sentenze di adozione on line.

Di questa modalità “webinar” ne ha beneficiato particolarmente la formazione e l’accompagnamento delle famiglie candidate alla adozione internazionale e all’affido.

Sono state 293 le coppie che nel corso dell’anno hanno partecipato agli incontri informativi, 193 a quelli formativi e 34 sono stati i nuovi conferimenti di mandato.

Proprio grazie ai successi ottenuti, Amici dei Bambini ha avviato, in collaborazione con Fondazione AiBi, una scuola di formazione: FARIS, Family Relationship International School, rivolta a famiglie e operatori nei vari campi della impegnativa attività di accoglienza familiare.

 La cooperazione internazionale: Sono stati 3.300 i minori ospitati dagli istituti con cui Ai.Bi. ha collaborato nel 2020.

Ai.Bi., nel corso del 2020 ha svolto attività di cooperazione internazionale allo sviluppo in 9 Paesi del mondo: in Africa (Kenya, Marocco, Repubblica Democratica del Congo, Ghana), in Sud America (Bolivia, Brasile), in Est Europa (Ucraina e Moldova) e in Asia (Cina).

Sono state attività destinate, in coerenza con la mission dell’associazione, a minori fuori famiglia, ospiti dei 24 istituti residenziali con cui Ai.Bi. ha collaborato nel 2020 o accolti temporaneamente da famiglie affidatarie. Minori appartenenti a famiglie fragili. Famiglie vulnerabili. Operatori di centri di accoglienza. Istituti scolastici, per difendere il diritto allo studio dei bambini (borse di studio, finanziamento delle rette scolastiche).

L’importanza del sostegno per i care leaver

Centrali sono state, in particolare, le attività di “supporto all’indipendenza” realizzate da Ai.Bi. per quegli adolescenti che, avendo scarse possibilità di ritornare in famiglia, in procinto di lasciare l’istituto per raggiunti limiti di età, l’associazione accompagna nel rafforzamento personale e nell’incremento delle proprie capacità per trovare un lavoro e una vita autonoma.

 Interventi umanitari e L’#accoglienzanonsiferma

Molte famiglie con minori, a causa dei conflitti, dell’instabilità politica e della vulnerabilità sociale, necessitano di supporto soprattutto alimentare, medico-sanitario. Nel corso del 2020 Ai.Bi. ha realizzato tali tipologie di interventi in particolar modo nel territorio siriano, ma anche sul fronte dell’emergenza covid, Ai.Bi. non è rimasta con le mani in mano, avviando una campagna di raccolta fondi, l’“#accoglienzanonsiferma”, con l’obiettivo di fornire interventi di prevenzione dell’ epidemia in Sirianelle tendopoli di idlib, negli istituti per minori di Goma, in Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Marocco, Bolivia e anche in Italia, nelle regioni dove sono operativi i Pan di Zucchero (centri di assistenza e accompagnamento per  famiglie in difficoltà).

Lotta alla povertà educativa in Italia

Anche in Italia, l’emergenza covid e l’impossibilità per gli operatori e i volontari di realizzare attività in presenza, hanno determinato una necessaria ridefinizione delle iniziative e delle loro modalità di esecuzione, anche per i progetti di Panthakù e per i Pan di Zucchero.

L’utilizzo del digitale ha rappresentato una risorsa importante, che ha consentito di dare continuità alle azioni, restando al fianco di minori e famiglie durante tutto il periodo dell’emergenza.

 Particolare rilievo ha avuto infine la distribuzione delle Social Card alle famiglie in condizione di difficoltà economica: pensate come supporto economico all’acquisto di materiale scolastico, sono state distribuite alle famiglie e utilizzate per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità in collaborazione con i supermercati presenti nelle aree coinvolte dal progetto. A settembre 2020 sono state invece impiegate per l’acquisto di libri e materiale scolastico. In totale sono state distribuite social card a 85 famiglie per un valore complessivo di 40.000 euro.