Emergenza migranti. Altri morti in mare: trenta cadaveri tra cui 9 donne e 2 bambini. Ai.Bi. lancia il 3012, il numero per una giusta accoglienza

soccorsi ai migrantiTrenta cadaveri sono stati recuperati tra la giornata di ieri, 04 ottobre, e la scorsa notte nel Canale di Sicilia nel corso di 33 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa di Roma della Guardia Costiera. Sono state tratte in salvo 4.655 persone. I migranti si trovavano a bordo di 27 gommoni, 5 piccole imbarcazioni e un barcone, raggiunti tutti al largo delle coste della Libia. I 28 cadaveri si aggiungono ai dieci che erano stati recuperati due giorni fa, quando erano stati tratti in salvo altri seimila migranti.

In due giorni, dunque, sono stati presi a bordo delle navi che operano nel Canale di Sicilia oltre diecimila migranti.

Una nuova tragedia, dunque, l’ennesima a quasi due settimane dal barcone colato a picco vicino al Delta del Nilo in Egitto con oltre 200 morti, 164 sopravvissuti ed un centinaio di dispersi. Bassem al-Gharabli a capo dell’ufficio per il contrasto alle migrazioni a Sabratha ha infatti riferito che le imbarcazioni trasportavano varie famiglie di migranti per lo più donne e uomini di nazionalità libica, marocchina e siriana.

Il ministro Paolo Gentiloni ha avvertito che sul tema dell’immigrazione “l’Ue può avere una crisi molto seria. Manca la disponibilità a politiche condivise in ambito europeo – ha aggiunto sottolineando che – se si consente l’idea che ciascun singolo Paese alzi un muro, l’edificio europeo può essere a rischio”. E un forte atto d’accusa sull’accoglienza è giunto dal segretario generale della Cei Galantino, che ha chiesto un ruolo più incisivo dell’Europa. “Un’Europa – ha detto – purtroppo molto debole e cieca che consente di continuare ad erigere muri”.

I drammatici numeri sugli sbarchi e sui morti e in mare dimostrano che l’emergenza non accenna ad attenuarsi. Per questo, la campagna Bambini in Alto Mare di Amici dei Bambini prosegue più decisa che mai. Con essa, in 3 anni, Ai.Bi. ha garantito un’accoglienza giusta a tanti minori stranieri non accompagnati, mamme sole con bambini, famiglie con figli piccoli. Ma il futuro si presenta come ancora più bisognoso di un sistema di accoglienza famigliare. Per questo chiediamo il tuo contributo. Potrai farlo con una donazione online visitando la pagina dedicata alla campagna Bambini in Alto Mare. Ma da oggi c’è una possibilità in più: puoi recarti all’ufficio postale più vicino ed effettuare una donazione al conto corrente postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini. L’accoglienza giusta può nascere anche dalla tua generosità!

 

Fonte Ansa, Avvenire