Ennesimo naufragio al largo della Libia: muoiono 10 mamme

naufragioIl mare continua a far valere la “legge del più forte”. Nella notte tra il 29 e il 30 giugno si è verificata l’ennesima tragedia nel Canale di Sicilia. Le vittime questa volta sono 10 donne che cercavano di raggiungere l’Italia dalla Libia, ma invano.

A ripescarne i corpi ormai senza vita, a circa 20 miglia dalle coste della Libia, l’equipaggio della nave Diciotti della Guardia Costiera, inviata subito dopo la richiesta di soccorso ricevuta dalla centrale operativa di Roma: erano partiti in 117 ma le donne non ce l’hanno fatta. E così alla Guardia Costiera non è rimasto altro da fare che recuperarne i corpi galleggianti.

Il naufragio è avvenuto a causa di condizioni meteorologiche pessime: mare forza 3, vento a 30 nodi e onde alte due metri. La nave è ancora in zona alla ricerca di eventuali dispersi.

Le vittime di questo drammatico bollettino quotidiano sono così, ancora una volta, i più fragili tra i fragili: le donne e i bambini. I più fortunati, dopo essere scappati dalla guerra e dalla miseria, arrivano sulle nostre coste in uno stato straziante alla ricerca di un futuro migliore, che spesso resta solo un sogno.

E  proprio per chi ce la fa, Amici dei Bambini con il progetto Bambini in Alto Mare cerca di far sì che quel sogno si realizzi, promuovendo un sistema di accoglienza capace di ospitare  in modo degno i minori stranieri non accompagnati e le donne con i bambini.

Fonte: Il Messaggero e Lettera 43